Tutti a scuola, il nuovo anno scolastico tra conferme e novità: le parole del Provveditore di Catania

Tutti a scuola, il nuovo anno scolastico tra conferme e novità: le parole del Provveditore di Catania

CATANIA – Inizieranno il 12 settembre 2019 e termineranno il 6 giugno 2020 le lezioni del nuovo anno scolastico. Queste, in linea di massima, le date di principio e fine del nuovo calendario scolastico che si appresta a iniziare in Sicilia.

In linea di massima perché, come ci dice il Provveditore di Catania, Emilio Grasso, “ogni scuola ha sempre una certa autonomia nel decidere come amministrare l’inizio, la conclusione e soprattutto le vacanze e i ponti inclusi all’interno dei 9 mesi scolastici. Importante sarà sempre e comunque rispettare lo stesso numero di giorni scolastici, uguali a tutte le altre Regioni”.

Per quanto riguarda le festività nazionali, tutte le scuole italiane seguiranno il seguente calendario: tutte le domeniche; il primo novembre; l’8, il 25 e il 26 dicembre; il primo e il 6 gennaio; il lunedì di Pasquetta; il 25 aprile; il primo maggio (che tra l’altro capita di venerdì, dunque si potrebbe pensare a un eventuale “ponte”) e il 2 giugno.

Per chi sarà di esami attenzione al sito del Miur che ha già pubblicato le date della maturità: 17 e 18 giugno 2020.

Importanti cambiamenti si hanno, invece, dal punto di vista degli insegnanti. A Catania, continua Grasso, “ci sono stati molti pensionamenti e ciò vuol dire che ci potrebbero essere anche fino a 300 nuove immissioni di ruolo sia per concorso ordinario che per graduatoria a scorrimento. Sul concorso previsto per lo scorso luglio non si sa ancora nulla, purtroppo. Sappiamo che dovrebbe uscire il bando ma non sappiamo la data. Stiamo comunque lavorando per concludere le nomine entro il 31 agosto”.

Boom di richieste per gli insegnanti di sostegno, sia per le scuole medie che per i licei: “Da un lato – dice Emilio Grasso – questo per gli insegnanti è sicuramente un fattore positivo. Dall’altro però ciò vuol dire che, purtroppo, nelle scuole è aumentato il numero degli studenti disabili che fanno richiesta di un insegnante che li aiuti. Ci sono molti insegnanti abilitati e con esperienza nel sostegno. Speriamo di riuscire a sopperire al numero delle domande”.

Immagine di repertorio