Controlli a Catania: parcheggiatori abusivi con reddito di cittadinanza e multe agli utenti della strada

Controlli a Catania: parcheggiatori abusivi con reddito di cittadinanza e multe agli utenti della strada

CATANIA – In attuazione delle direttive del prefetto Claudio Sammartino, emanate in sede di comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in prefettura a Catania, rese operative con ordinanza dal questore del capoluogo etneo, Mario Della Cioppa, continuano i servizi di presidio del territorio, in sinergia tra forze dell’ordine, che vede schierati, fianco a fianco, Polizia di Stato, carabinieri, Guardia di Finanza e polizia locale per garantire ai cittadini la vigilanza, l’ordine e la sicurezza pubblica nelle aree ritenute sensibili.

Anche nelle torride giornate di mezz’agosto, sono stati effettuati posti di controllo e interventi sanzionatori sugli illeciti riscontrati nel corso delle attività di polizia.

Nella settimana dal 5 all’11 agosto, sono state identificate 324 persone e controllati 576 veicoli; ben 220 sono state le contestazioni per violazioni delle norme del Codice della Strada e, tra esse, 67 hanno riguardato gli “irriducibili” che ancora si mettono alla guida di motoveicoli senza usare il casco; inoltre, ne sono stati sequestrati 108 tra auto, ciclomotori e moto.

L’attività amministrativa contempla anche 23 posteggiatori abusivi identificati, sanzionati e diffidati dal questore.

Nell’ambito della polizia giudiziaria, sono 2 le persone denunciate all’autorità giudiziaria e 2 i sequestri operati.

I controlli della giornata di ieri, effettuati nella zona di corso Sicilia, dove sono stati identificati 22 parcheggiatori abusivi, italiani e romeni, diversi dei quali già in passato multati, i quali sono stati sanzionati.

I posteggiatori abusivi sono stati diffidati dal questore ad astenersi da quell’attività, con l’avvertenza che, in caso di recidiva, risponderanno del reato punito con l’arresto da sei mesi a un anno e con l’ammenda da 2mila a 7mila euro.

Alcuni parcheggiatori sono stati denunciati anche all’autorità giudiziaria per l’indebito conseguimento di erogazione pubblica (reddito di cittadinanza e carta rei).

Immagine di repertorio