CATANIA – La città di Catania risulta, secondo uno studio della UIL (il sindacato dei cittadini), una delle città, in tutto il territorio nazionale, che ha aumentato la Tari (tassa rifiuti solidi urbani).
Da quando, infatti, è stato rimosso il blocco delle aliquote dei tributi locali, gli enti hanno più libertà di movimento nell’ambito fiscale, sia per quanto riguarda rincari, che riduzioni.
Nel mirino le tre maggiori imposte: Imu/Tasi, Irpef Comunale e Tari. Secondo uno studio del Servizio Politiche Territoriali della UIL , mentre gli aumenti Imu/Tasi sono contenuti, i rincari più consistenti si registrano sul versante delle addizionali comunali Irpef e della Tari.
A Catania, quest’ultima, per una famiglia con abitazione di 80 metri quadri e quattro componenti, è
aumentata del 17,9%.
Al capoluogo etneo si aggiungono le città di Torino, Genova, Trieste e Napoli.
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