Crisi idrica a Catania, Confederazioni Lavoratori: “Non siamo sereni”

Crisi idrica a Catania, Confederazioni Lavoratori: “Non siamo sereni”

CATANIA – “Quello che sta accadendo attorno al settore idrico a Catania sta iniziando a preoccuparci non poco. Prima la querelle tra alcune aziende del comparto e i gestori dei pozzi privati, poi la questione legata ai disservizi che si sono verificati in alcune zone della città e risolti grazie all’impegno dei lavoratori, poi la votazione in Acoset per la sostituzione dei vertici in scadenza avvenuta attraverso un confronto  di maggioranze politiche, e infine il colpo di scena in Sidra, dove il consiglio di amministrazione è stato all’improvviso azzerato a causa delle dimissioni contestuali di due componenti. Sono segnali che non ci fanno stare sereni e che non fanno ben sperare sul futuro di un servizio pubblico universale indispensabile per l’utenza, dove peraltro oggi l’interesse è elevato”.

È il pensiero di Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli, Giovanni Musumeci, rispettivamente segretari generali territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che aggiungono: “Abbiamo il timore che l’avvio, sotto traccia, di una guerra per la ‘governance’ degli enti di chi è deputato a fare delle scelte faccia perdere l’unico senso della mission, ovvero quello di dare l’acqua a tutti, mantenendola pubblica e puntando a una tariffazione bassa, garantire la realizzazione delle necessarie infrastrutture, fornire la giusta assistenza“.

“In particolar modo – continuano – in questo momento in cui ci sono ingenti risorse economiche da spendere per realizzare tutte quelle opere necessarie che l’area metropolitana di Catania attende da decenni, principalmente nel segmento della depurazione sul quale pende la spada di Damocle dell’infrazione comunitaria“.

“Facciamo quindi – concludono i sindacalisti – un accorato appello alle istituzioni e alle aziende coinvolte nel settore, perché il buon senso prevalga su tutto e si riparta con la giusta collaborazione nell’interesse dell’utenza che attende risposte e dei dipendenti che reclamano tutele e rassicurazioni. Auspichiamo, infine, che il nuovo vertice che il socio Comune di Catania darà a Sidra, per spessore professionale ed esperienza, potrà continuare a essere all’altezza delle sfide che l’azienda dovrà affrontare e degli obblighi che la Comunità Europea impone sui gestori pubblici degli acquedotti”.

Immagine di repertorio