Amt, tra sit-in di protesta e risposte positive dopo riunione al Comune: sarà la definitiva fine della crisi?

Amt, tra sit-in di protesta e risposte positive dopo riunione al Comune: sarà la definitiva fine della crisi?

CATANIA – Non smette di tenere banco la vicenda relativa all’Amt, Azienda Metropolitana Trasporti, società che gestisce il trasporto pubblico su gomma a Catania, dopo il sit-in avvenuto lunedì mattina in piazza Duomo. I rappresentanti delle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Ugl trasporti autoferrotranvieri hanno chiesto sostegno al presidente Giacomo Bellavia e all’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Marco Falcone, per fare chiarezza sul futuro dell’azienda.

Le questioni cardine di questo malcontento sono, come abbiamo già detto tempo fa, il mancato rinnovo del contratto di servizio, i pagamenti degli stipendi che ancora non arrivano, così come le quattordicesime. Franco Di Guardo, segretario provinciale Tpl Uil trasporti, spiega come i problemi vadano oltre.

“Durante il sit in di lunedì – afferma Di Guardo – abbiamo fatto capire come siamo preoccupati perché non sappiamo che lavoro ci verrà assegnato, quanti chilometri avremo, quanti autobus dovremo mettere e quanto personale alla guida. Aggiungo anche che ancora non abbiamo ricevuto né quattordicesima né stipendio di luglio e i lavoratori stanno impazzendo anche perché oggi i diritti li vogliono tutti. Menomale che la Regione Siciliana, che rispetto ai tagli al Trasporto Pubblico Locale che aveva previsto, ha riconfermato la stessa somma. Il presidente Musumeci si è anzi impegnato a dare un milione in più. Il bilancio di riequilibrio da parte del Comune non si sa invece con quali soldi viene fatto. Il presidente Bellavia si è mostrato all’altezza della situazione con il consiglio d’amministrazione e gestire un’azienda senza avere la certezza della liquidità non è cosa facile. Il bilancio verrà chiuso in parità, ma ciò non toglie che l’azienda dovrà fare una bella cura dimagrante, anche perché prima o poi dovrà andare sul mercato e dovrà gareggiare con chi il chilometro lo paga molto meno. La guida ha bisogno di personale e i chilometri che ci dovranno assegnare saranno oltre 7 milioni. Si prevede che delle 72 persone delle manutenzione almeno una ventina andranno a guidare e questo sarà un altro passaggio da affrontare perché passare da un settore all’altro non è cosa facile”.

La riunione che si è svolta ieri alla presenza del sindaco, del vicesindaco Roberto Bonaccorsi, dell’assessore alla Mobilità Giuseppe Arcidiacono, del presidente dell’Amt Giacomo Bellavia, presente assieme al consiglio d’amministrazione, e dei vertici delle sigle sindacali ha avuto però un esito abbastanza positivo.

“Abbiamo ricevuto delle risposte abbastanza esaustive – conclude Di Guardo – riguardo prima di tutto a problemi come la proroga sul contratto d’affidamento, prolungato fino a settembre in attesa di quello definitivo, e i chilometri annui, che saranno 7 milioni e 200mila e mettono al sicuro tutto il personale attualmente in forza. Inoltre entro la settimana avremo il pagamento della quattordicesima e poco dopo sarà pagato lo stipendio di luglio. L’azienda esce da uno stato comatoso per essere ricoverata in semi intensiva vigile. Ripeto però che l’azienda nei prossimi anni dovrà sottoporsi a una cura dimagrante e per quanto riguarda il personale interno, data la mancanza di operatori d’esercizio, si proporrà al personale d’officina, 92 persone di cui 72 dedicate alla manutenzione vetture, con patente di guida, sotto forma di volontariato il passaggio alla mansione di conducente. Il rimanente personale dovrà essere riqualificato con corsi di specializzazione affinché possa andare al passo con la tecnologia esasperata che ormai appartiene alle vetture moderne in arrivo. Comunque non si perderà nemmeno un posto di lavoro questo è certo e bisogna sapere che l’azienda affinché possa percorrere i chilometri assegnati ha bisogno di ulteriori 90 conducenti”.