Un amore senza confini, le relazioni a distanza e i tabù da sfatare: “Lontananza non è sinonimo di patologia”

Un amore senza confini, le relazioni a distanza e i tabù da sfatare: “Lontananza non è sinonimo di patologia”

Amore”, 5 lettere, una parola, infinite sfumature. Il significato che si legge sul dizionario, dopo averla cercata, non basterebbe mai per spiegare fino in fondo che cosa sia l’amore. Si potrebbe definire come una serie di emozioni e sensazioni che toccano il corpo, la testa, il cuore e l’anima, che fanno affiorare debolezze, punti di forza, incertezze sicurezze di ognuno.

Sensazioni ed emozioni che difficilmente potrebbero essere spiegate in toto, anche da chi le ha vissute o le vive. Questo perché ogni persona ha un modo totalmente personale di dimostrare amore, di approcciarsi o semplicemente di mostrare i propri sentimenti. Inoltre, l’amore, non è solo il sentimento provato da una ragazza o da un ragazzo, i quali decidono, insieme a un partner, di intraprendere una relazione.

Ci sono diverse sfumature e diversi tipi di amore; quello tra amici fraterni, tra fratelli, tra un genitore e un figlio, nei confronti di un animale domestico o addirittura della propria professione o lavoro. Concentrandoci, però, sulla “semplice” relazione amorosa tra due esseri umani attratti l’uno dall’altro, si scopre come anche qui, ci siano delle particolarità.

Convenzionalmente si è tesi a scegliere di stare con una persona che abiti nello stesso paese o città d’origine. È una scelta più semplice e logica. Ma come ben si sa, l’amore non segue una logica e quando la segue, non è vero. Cosa succede, allora, quando un sentimento supera anche i confini? Si intraprende una relazione a distanza, una corrispondenza con un’altra persona, la quale vive lontano.

Statisticamente, questo tipo di storie è certamente aumentato negli ultimi tempi, con l’avvento dei social e l’infinità di metodi con i quali ci si può vedere nonostante i chilometri. Basti pensare che fin dai tempi della guerra venivano instaurate, anche se in maniera alquanto forzata, delle relazioni a distanza. I soldati lasciavano mogli e figli per andare al fronte e iniziavano una corrispondenza letteraria con i propri cari. Oggi non c’è la “forzatura” della guerra, ma una scelta, non ci sono le lettere, ma i messaggi, le chiamate e le videochiamate.

Ciò non toglie che, effettivamente, una relazione del genere sia più complicata, rispetto a una “classica” a chilometro zero. Non ci si vede spesso, il contatto fisico è naturalmente più limitato, aumenta la paura di perdere il proprio\a partner e chi più ne ha più ne metta.

Viene spontaneo chiedersi cosa spinga due persone a intraprendere una storia del genere. A questa domanda ha provato a rispondere lo psicologo Davide Ferlito, analizzando, psicologicamente e tecnicamente, cosa spinge una coppia a decidere di amarsi nonostante le distanze geografiche.

Iniziare una relazione a distanza non è sinonimo di patologia e i fattori in gioco sono tanti e correlati alla storia di entrambi i partner – dichiara il dott. Ferlito -. Nonostante i chilometri di distanza, infatti, ciò che conta è la possibilità che la coppia sia reciprocamente d’accordo sulla tipologia di relazione, nonché sulla durata e l’intensità dell’eventuale lontananza. Va sottolineato, tuttavia, come, talvolta, la netta preferenza per tale tipologia di relazione possa essere frutto anche della paura delle responsabilità insite nella formazione della coppia. La lontananza può, altresì, favorire l’evitamento di quelle problematiche che possono mettere in discussione la relazione stessa, rimanendo fermi all’interno del processo di idealizzazione dell’altro che ci porta a vederne pregi e a ignorarne i difetti. La distanza può, quindi, fungere da paracadute per chi vive le relazioni come un potenziale fattore di vulnerabilità individuale, come qualcosa di pericoloso e non come fonte di supporto, crescita e soddisfazione. La distanza può, in alcuni casi, rappresentare una tentata soluzione a una forma di insicurezza relazionale che spinge il soggetto a temere, pur ricercandolo, un coinvolgimento affettivo”.

Un altro dubbio che potrebbe sorgere nella testa di chi si vorrebbe buttare in una relazione del genere o, comunque, a chi è più scettico sulla questione, è come si possa ovviare al problema del contatto fisico (parte molto importante in una corrispondenza amorosa) e come una storia possa andare avanti con la mancanza dello stesso per la maggior parte del tempo.

Le relazioni a distanza possono essere rapporti stabili e duraturi – prosegue Ferlito -. D’altronde, viviamo in un tempo storico in cui i mezzi di comunicazione permettono di ridurre le distanze, rendendo l’altro presente. Pur in assenza della fisicità, entrano in gioco le emozioni, vere e proprie fondamenta per poter affrontare eventuali malesseri. Ciò che fa la differenza in un rapporto è la presenza di una buona capacità comunicativa tra i partner e di una considerevole intimità, soprattutto affettiva. D’altronde, il reciproco impegno nell’esserci emotivamente per l’altro è un fattore che ci proietta simbolicamente in una zona franca dove le distanze si annullano”.

Però, è pur vero che, come si suol dire, l’attesa aumenta il piacere, e allora può essere plausibile che la passione, in una storia a distanza, sia più forte rispetto alla medesima in una storia a chilometro zero. Riguardo ciò il dott. Ferlito ha commentato: “La differenza è sottile e non è possibile dare una risposta che non tenga conto della singola relazione. Tuttavia, alcuni elementi potrebbero rappresentare un vantaggio. La distanza, infatti, aumenta il senso di vuoto per l’assenza dell’altro e la paura che qualcuno possa portarcelo via, ma è pur vero che l’eccesso di vicinanza può, certe volte, trasformarsi in una vera e propria simbiosi, dove l’io si perde nel noi, creando un mix disfunzionale. La lontananza, inoltre, può aumentare il desiderio dell’altro, rendendo il ricongiungimento un momento catartico in cui è possibile sciogliere la tensione accumulata nei mesi di assenza”.

Altro aspetto fondamentale in una coppia lontana è la preparazione a ciò che si vuole andare ad affrontare. Entrambi i partner devono essere consapevoli a cosa vanno in contro e Ferlito ha lasciato dei piccoli consigli che, a livello psicologico, potrebbero aiutare a instaurare un rapporto sano e solido a dispetto della distanza: “È fondamentale comunicare ogni forma di disagio in un dialogo costruttivo e non distruttivo, evitando di vivere tale condizione come qualcosa di cui lamentarsi o come spunto per attaccare e colpevolizzare l’altro. Le soluzioni vanno trovate insieme. Può essere utile, inoltre, creare delle routine all’interno della giornata, sentendosi ciclicamente e rendendo l’altro partecipe della propria vita. Occorre, comunque, continuare con le proprie abitudini anche in assenza del partner per non appesantire la vita lontano da lui/lei e, nel momento del ricongiungimento, garantirsi una consistente intimità di coppia, ricavandosi il giusto tempo per stare insieme. In quest’ottica andrebbe evitata l’eccessiva gelosia e l’ipercontrollo che possono aumentare la tensione. Il conflitto, però, non va eluso in quanto processo di negoziazione indispensabile per una buona comunicazione di coppia”.

Il limite, purtroppo, potrebbe non essere solamente la distanza in sé. La coppia deve avere anche la possibilità di vedersi fisicamente ogni tanto. Per fare ciò, naturalmente, si deve anche guardare al lato economico della questione. Non tutti hanno la possibilità per incontrarsi spesso, perciò ci si chiede, può un sentimento abbattere tutte le barriere che una relazione a distanza crea inevitabilmente? Il dott. Ferlito ha risposto a quest’ultima domanda dicendo che “il volersi bene è indubbiamente la base da cui poter partire per abbattere le barriere della distanza, e la reciproca volontà di impegnarsi in quella determinata relazione può fare da volano per un rapporto duraturo. La differenza sta, quindi, nel sentimento che spinge i partner a impegnarsi reciprocamente nella costruzione della coppia”.

Difficile, ma non impossibile. Per far sì che una relazione a distanza perduri nel tempo, come per ogni tipo di storia d’amore, bisogna faticare, bisogna sacrificarsi e accettare. Le difficoltà sono sicuramente maggiori, ma se ci si ama veramente, si può riuscire a superare ogni ostacolo. “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, si tratta di un famoso e strausato detto che trae le sue origini da una frase di Seneca sull’influenza negativa che la lontananza esercita sui ricordi di una persona. Ognuno ha le sue opinioni, ma forse, il nostro caro Seneca, questa volta, non ha avuto ragione in tutto e per tutto.

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