5G, il Codacons invia un esposto alla Procura della Repubblica di Catania: “Avviate approfondite indagini”

5G, il Codacons invia un esposto alla Procura della Repubblica di Catania: “Avviate approfondite indagini”

CATANIA – Con un esposto inviato alla Procura della Repubblica di Catania, il Codacons ha chiesto alla magistratura di aprire approfondite indagini sul 5G, anche a seguito della decisione di alcuni paesi di limitare la diffusione della nuova tecnologia.

“Il fenomeno dell’inquinamento elettromagnetico, sempre più diffuso nelle città italiane, desta una crescente preoccupazione per i rischi che possono derivare alla salute umana e alla salubrità dell’ambiente – spiega il Codacons -. L’impossibilità, ad oggi, di valutare le emissioni delle antenne che utilizzano la tecnologia 5G, vista la mancanza di informazioni tecniche e in assenza delle garanzie necessarie circa il rispetto degli standard sulle emissioni, impone di avviare approfondite indagini a tutela della salute dei cittadini”.

A riprova della assoluta mancanza di evidenze tecnico-scientifiche che garantirebbero la sicurezza della nuova tecnologia 5G, si evidenzia come il ministro dell’Ambiente della regione di Bruxelles abbia bloccato la tecnologia 5G; decisioni analoghe sono state adottate anche da alcune città degli Stati Uniti.

“Quindi è necessario assumere un atteggiamento responsabile, che induca all’applicazione del principio di precauzione, attraverso la fissazione a livello legislativo di norme di sicurezza e di limiti di esposizione per tutelare la salute e l’ambiente”, afferma ancora il Codacons.

Per tali motivi l’associazione ha chiesto alla Procura “di predisporre tutti i controlli necessari per lo svolgimento di rigorose verifiche volte ad accertare se il sistema 5G possa rappresentare un serio rischio per la salute umana e ambientale”, aprendo indagini sul territorio per “pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica, oltre alla possibilità di configurarsi di fattispecie quali violazione dell’art. 32 della Costituzione e concorso nei suddetti reati, danno ambientale, art. 328 c.p. e ogni fattispecie criminosa che venisse individuata dalla s.v.”.

Immagine di repertorio