Dipendenza affettiva: quando l’amore diventa una vera ossessione

Dipendenza affettiva: quando l’amore diventa una vera ossessione

CATANIA – L’amore è uno dei sentimenti più belli che proviamo ma, a volte, può trasformarsi in una vera propria oppressione, tale da diventare una vera e propria dipendenza e spingere a una sofferenza della mente.

La dipendenza affettiva in una relazione di per sé non sarebbe patologica, infatti, all’inizio di un amore è assolutamente normale provare un certo grado di dipendenza col partner. La dipendenza poi, con la stabilizzarsi della relazione, diminuisce fino a quasi sparire.

Gli esperti la definisco disfunzionale quando si vive in uno stato patologico in cui si pensa che la coppia e la sua relazione una condizione unica e necessaria per esistere. Al partner, infatti, viene attribuita un’importanza che spinge ad annullare se stessi e la propria personalità sino a non ascoltare i propri bisogni. Il meccanismo nasce e perpetua in quanto si vuole evitare la rottura della relazione.

Questa tipologia di dipendenza porta a uno stato di malessere sia fisico che psicologico.

Come qualsiasi dipendenza, quella affettiva, raggiungendo livelli estremamente patologici, presenta caratteristiche sintomatologiche simili alle dipendenze da sostanze.

La persona ha un tale bisogno di legame nei confronti del partner tale da investire totalmente le proprie energie. Inoltre, chi ha bisogno di affetto vive in un perpetuo stato d’ansia che lo spinge ad avere bisogno di continue rassicurazioni. Con il tempo diventa incapace anche di individuare i propri bisogni e stabilire propri obiettivi, divenendo incapace nello scindere quello che necessita la sua identità e quello che necessita il partner.

Nella relazione, la persona affetta ha sempre bisogno di porre al partner richieste di affetto talmente esagerate e in modo costante da poi rischiare di determinare la rottura.

La dipendenza affettiva si manifesta nella maggior parte dei casi in una relazione di coppia ma può, in certi casi, manifestarsi nei confronti di un genitore, fratello o sorella, familiare o amico.

In generale le caratteristiche della dipendenza affettiva le ritroviamo in diversi altri disturbi, ad esempio il Disturbo Dipendente di Personalità, dove l’efficacia personale è legata alla presenza di una relazione solida e stabile.

Ma possiamo ritrovarlo anche nell’affetto da disturbo borderline di personalità. In questo caso il timore di perdere la persona che ci sta accanto e tale da spingere la persona affetta a fare di tutto pur di non perdere il partner. Sino ad arrivare al disturbo narcisistico di personalità, consistente nella necessità di avere qualcuno accanto e disponibile per risollevare la propria autostima.

Poi vi è anche una forma particolare, ma non per questa non poco diffusa, di dipendenza affettiva, cioè la co-dipendenza. In questo caso si annulla la propria persona, l’affetto focalizza le proprie attenzioni sui bisogni del partner dipendente da sostanze o attività.

In generale per poter superare la dipendenza affettiva, che in molti casi non viene riconosciuto e/o non viene accettata, è necessario un percorso di psicoterapia che deve aiutare la persona a superare questa condizione e attaccamento morboso al rapporto con il partner e aiutarlo a uscire dalle trappole cognitive.

Fonte immagine Decor design