TV “covo” di stereotipi, corpi perfetti ma poco talento: il mondo dello spettacolo che non piace più alla società

TV “covo” di stereotipi, corpi perfetti ma poco talento: il mondo dello spettacolo che non piace più alla società

Fare zapping con il telecomando della TV è sicuramente un’abitudine di molti, specialmente al giorno d’oggi, visto che ogni programma sembra uguale all’altro (con poche eccezioni degne di nota). Pare, infatti, che la televisione sia ormai un ritrovo di luoghi comuni e modelli sociali “irreali” e a tratti incomprensibili.

Giovani donne dallo sguardo lussurioso e dalle movenze sensuali, ragazzi dal fisico atletico, figure ingaggiate solo per criticare aspramente l’operato altrui o per “fare audience”: questi sono solo alcuni dei modelli propinati dal mondo dello spettacolo oggi. Pochi parlano e, se lo fanno, quel che dicono solitamente non esprime la loro intelligenza o è mirato a “sputare veleno” contro altri.

Non è necessario fare nomi: chiunque abbia mai guardato la televisione negli ultimi tempi o sia consapevole di quanto viene trasmesso non avrà difficoltà ad associare questa descrizione a ciò che si osserva ogni giorno su buona parte dei canali televisivi.

Sono decisamente lontani i tempi in cui l’ombelico scoperto di Raffaella Carrà era uno “scandalo” per la gente morigerata e simbolo di libertà per le nuove generazioni . Vedere “stacchetti” sensuali, corpi semi-nudi, scene di polemica accesa per motivi futili e giovani vallette/i che si limitano a sorridere e annuire senza mostrare le loro capacità è oggi la normalità. E se dietro i fisici mozzafiato delle grandi dive del passato o l’atteggiamento sicuro dei personaggi che hanno fatto la storia della televisione, in Italia come all’estero, stavano talento, simpatia e capacità di interazione con il pubblico, dietro ai “personaggi” televisivi odierni stanno, nella maggior parte dei casi, persone che vendono più un’immagine che un’idea.

Un’immagine, tra l’altro, che non sempre trova il riscontro positivo degli osservatori, che la percepiscono come lontana da sé e, nelle circostanze più estreme, perfino offensiva. Una realtà ben lontana da quella dei personaggi televisivi visti come modelli in cui immedesimarsi per qualche ora, per allontanarsi temporaneamente dai problemi quotidiani ma anche per ricevere stimoli positivi e creativi.

“In certi programmi si vedono più parti del corpo femminile che punti d’interesse”, “Troppi ragazzi che mettono in mostra muscoli e denti bianchi”, “Donne svestite ovunque, quasi sempre silenziose e trattate come dei ‘soprammobili’: si tratta di vera e propria svalutazione e di sessismo.”: sono questi alcuni dei commenti che si trovano sui social, e non solo, in merito a diverse trasmissioni.

Ciò è segno che il “micro-cosmo” idealizzato e stereotipato proposto dalla televisione odierna non è più quello che la gente vuole vedere. Non è quella la società che il mondo vuole osservare, specialmente in un momento storico in cui distruggere preconcetti è un obiettivo primario. Più persone di cultura e talento, più dibattiti produttivi e un intrattenimento che non sia pubblicità o volgarità ma divertimento sano creato da gente capace: questo è ciò che in tanti cercano, ma purtroppo non riescono a trovare facilmente.

“Dovrebbero pensarci prima di mandare in onda cose del genere”, dicono. Programmi apparentemente innocui hanno il potere di trasmettere valori sbagliati. Dare nuova importanza non solo al corpo e all’apparenza, ma anche alle idee e al talento non vuol dire cancellare del tutto i momenti destinati alle risate e alle battute, ma solo prestare attenzione a rendere la televisione un mezzo di comunicazione di massa dall’impatto positivo per invogliare la popolazione a costruire una società e degli individui migliori.

Immagine di repertorio