Indagine “Università Bandita”, in tre davanti ai magistrati: l’ex rettore Basile si dichiara innocente

Indagine “Università Bandita”, in tre davanti ai magistrati: l’ex rettore Basile si dichiara innocente

CATANIA – Avviati ieri gli interrogatori di garanzia degli indagati dell’operazione “Università Bandita”, che pochi giorni fa ha scatenato un vero e proprio “terremoto” nell’ateneo catanese e svelato anni di corruzione e concorsi truccati.

Davanti ai magistrati e al giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo etneo, Carlo Cannella, l’ex rettore Francesco Basile, l’ex direttore di Scienze Politiche, Giuseppe Barone, e il pro-rettore Giancarlo Magnano San Lio. La difesa è stata affidata agli avvocati Carmelo Galati, Attilio Floresta, Angelo Pennisi, Maurizio Magnano San Lio e Rosario Pennisi.

Basile si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere, ma attraverso alcune dichiarazioni spontanee si sarebbe detto innocente ed estraneo ai fatti, respingendo tutte le accuse, compresa quella di associazione a delinquere.

Secondo alcune indiscrezioni, nel corso degli interrogatori sarebbe stato dichiarato che alcune delle intercettazioni ottenute dagli inquirenti sarebbero “scherzi” tra colleghi e quindi non veritieri.

Tra oggi e lunedì sono previsti nuovi interrogatori. All’inizio della prossima settimana, nello specifico, verrà sentito anche l’ex rettore dell’Università degli Studi di Catania, Giacomo Pignataro.

Immagine di repertorio