“Manifestazione omofoba patrocinata da EXPO 2015”. M5S presenta interrogazione in Europa

“Manifestazione omofoba patrocinata da EXPO 2015”. M5S presenta interrogazione in Europa

BRUXELLES – “Difendere la famiglia per difendere la comunità”. Questo il tema del convegno del prossimo 17 gennaio a Palazzo Lombardia che ha destato sconcerto e preoccupazione all’interno del Movimento 5 Stelle.

“Un convegno che considera l’omosessualità come una malattia da curare e patrocinato da Expo con il benestare di Maroni ha dell’incredibile, specie se è chiaramente organizzato da un gruppo di associazioni che promuovono un approccio discriminatorio nei confronti dell’orientamento sessuale” – hanno dichiarato Ignazio Corrao, capo delegazione del M5S, insieme ai colleghi Isabella Adinolfi e Fabio Massimo Castaldo.

Gli esponenti del gruppo hanno firmato e presentato una interrogazione alla Commissione Europea proprio per evidenziare le loro rimostranze in proposito.

L’iniziativa parlamentare M5S di Bruxelles, sostenuta trasversalmente da altri eurodeputati e sottoposta anche all’intergruppo LGBT del Parlamento Europeo (del quale è vicepresidente Isabella Adinolfi ndr), sta avendo analogo riscontro anche in sede regionale e parlamentare, nel rispetto delle competenze del consiglio regionale Lombardia e della Camera dei Deputati.

“Una di queste associazioni – affermano gli eurodeputati M5S – si propone di rispondere alla richiesta di aiuto pervenuta da molte persone, giovani e meno giovani, feriti nella propria identità sessuale, in particolare per tendenze di natura omosessuale. Desta particolare sconcerto il fatto che tale iniziativa abbia ottenuto il patrocinio dell’EXPO 2015.

“Che il simbolo EXPO fosse già opacizzato dai recenti scandali giudiziari è un fatto risaputo nel nostro paese – proseguono gli eurodeputati M5S -, ma che venga usato come patrocinio per convegni che discriminano altri tipi di famiglia, come quelle omoaffettive o monogenitoriali, lo riteniamo un atto che lede i diritti civili e quelli costituzionali di uguaglianza, già scarsamente tutelati in Italia. Considerando il principio di non discriminazione presente all’interno della Carta dei diritti dell’UE ed i numerosi impegni dell’Unione nel garantirne l’attuazione – si legge nell’interrogazione – si chiede alla Commissione di informarsi circa le modalità di assegnazione di tale patrocinio da parte dell’EXPO e se ad esso siano stati destinati, direttamente o indirettamente, fondi europei che, evidentemente, sarebbero incompatibili con un evento di questo tipo”.