La lunga notte della Sea Watch 3, tra le attese dei migranti e le accuse a Carola Rackete

La lunga notte della Sea Watch 3, tra le attese dei migranti e le accuse a Carola Rackete

LAMPEDUSA – La straziante attesa al largo delle coste italiane, l’avvicinamento a Lampedusa e lo sbarco sull’isola siciliana con l’arresto della capitana della Sea Watch 3, Carola Rackete. Sono stati momenti convulsi quelli vissuti nelle ultime ore da migranti ed equipaggio a bordo della nave della Ong tedesca.

Dopo le numerose richieste di aiuto e le invettive infuocate del vicepremier Matteo Salvini, la situazione è drasticamente precipitata nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 giugno, con la decisione della nave di procedere senza indugi in direzione del porto di Lampedusa.

Un’entrata ostacolata a più riprese dalla Guardia di Finanza, che ha provato a dissuadere la giovane capitana dalle sue intenzioni. Un intento imprescindibile però quello di Carola, già iscritta nel registro degli indagati ma determinata a portare a terra i migranti che da troppo tempo aspettavano una mano tesa dal governo italiano.

L’arrivo sulla banchina siciliana, avvenuto poco prima delle due di notte, è coinciso con l’ingresso sulla nave da parte delle forze dell’ordine, che hanno arrestato e portato via Carola Rackete. Secondo le accuse, la capitana avrebbe violato l’Art. 1100 del codice della navigazione, un reato che prevede una pena dai tre ai dieci anni di reclusione. Di stamane la notizia della possibile concessione degli arresti domiciliari.

Tanti, nel frattempo, i commenti che si sono moltiplicati sui social riguardo la vicenda. Una discussione oltraggiata dalle ripetute e preoccupanti offese che molti utenti del web hanno rivolto nei confronti della 31enne e dei disperati recuperati in mare nei giorni scorsi. Insulti pronunciati anche da alcuni isolani che si sono presentati sul molo.

Nel grande calderone delle opinioni, non sono passate inosservate nemmeno le parole dei due vicepremier italiani. Il leader pentastellato Luigi Di Maio, ha tuonato pesantemente contro le navi delle Ong, definendole “imbarcazioni che non hanno la possibilità e la facoltà di salvare persone in mare. Ora l’Ue deve battere un colpo e dirci che ricolloca quei migranti e allo stesso tempo queste imbarcazioni vanno sequestrate“.

A spalleggiarlo il padano Matteo Salvini, che sui social ha parlato di “comandante fuorilegge arrestata” e “nave pirata sequestrata“. Il leader della Lega ha inoltre attaccato i parlamentari italiani che nelle scorse ore erano saliti a bordo della Sea Watch 3 in segno di vicinanza.

Immagine di repertorio