Fumo vietato in tutte le spiagge d’Italia: la richiesta del Codacons ai Prefetti

Vietare il fumo in tutte le spiagge d’Italia: ha preso il via la battaglia legale per l’ambiente del Codacons. L’associazione ha infatti diffidato i Prefetti dei territori dove si trovano spiagge ad imporre ai Comuni l’adozione di ordinanze che vietino il fumo e l’abbandono di prodotti da tabacco sulle spiagge di loro competenza. In caso contrario? Il Codacons denuncerà le amministrazioni comunali per concorso in inquinamento e in danneggiamento aggravato del patrimonio naturale.

Già il cosiddetto “Collegato Ambientale” (legge n. 221/2015), su sollecitazione del Codacons, aveva introdotto alcune misure in merito:

– il divieto di abbandonare mozziconi di sigaretta sul suolo, quindi anche in spiaggia, la cui trasgressione comporta una multa dai 30 ai 300 euro;

– il divieto di fumare in auto in presenza di donne in stato di gravidanza e di minori;

– il divieto di fumare nelle pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere, dei presidi ospedalieri, soprattutto in prossimità dei reparti di ginecologia e ostetricia e di neonatologia e pediatria.

Se tutti i Comuni hanno adottato ordinanze per il rispetto di alcuni di questi divieti, non può dirsi lo stesso per il divieto di gettare mozziconi di sigaretta in spiaggia. Con la conseguenza che si è venuta a creare una disparità di trattamento a danno dei cittadini, che possono fumare su una spiaggia ma non in quella limitrofa. Da qui la linea dura che oggi il Codacons intende percorrere.

“In certe condizioni – spiega l’associazione – l’inquinamento generato dalle sigarette fumate sotto gli ombrelloni può superare quello che si registra in una zona ad elevato traffico di auto. Tanto è stato fatto negli ultimi anni per mettere pienamente a conoscenza dei fumatori i rischi ai quali vanno incontro con il fumo di sigaretta ma troppo poco invece è stato fatto per quanto riguarda i danni prodotti dal fumo passivo. Le ricerche, tuttavia, dimostrano quali catastrofici danni possono essere prodotti dal fumo passivo, e le spiagge si rivelano essere un luogo in cui i livelli superano quelli di allerta”.

Ricordiamo che il fumo provoca 80.000 morti l’anno solo in Italia e che i mozziconi di sigaretta lasciati sulla sabbia impiegano fino a 5 anni per decomporsi e inquinano i mari più della plastica. Da qui l’avvio da parte del Codacons di una battaglia legale che comincia con la presentazione di una diffida a tutti i Prefetti dei territori dove sono collocate spiagge e che culminerà con la denuncia dei Comuni inerti per concorso in inquinamento e in danneggiamento aggravato del patrimonio naturale.