Porte Aperte Unict, al Machiavelli in scena HABITUS: “Un viaggio tra le convenzioni sociali”

Porte Aperte Unict, al Machiavelli in scena HABITUS: “Un viaggio tra le convenzioni sociali”

CATANIA – Sabato 15 giugno alle ore 20,30 e domenica 16 giugno alle ore 18,30 andrà in scena al Teatro Machiavelli di Catania (piazza Università. 13) lo spettacolo HABITUS. La data del 16 giugno è inserita nel programma della rassegna Porte Aperte Unict 2019.

HABITUS nasce all’interno del laboratorio teatrale Spaziostudio, percorso di ricerca e sperimentazione nell’ambito della drammaturgia, della scrittura creativa e dell’improvvisazione, coordinato da Andrea Lapi. Il laboratorio ha sede al Teatro Machiavelli dal 2016.

“HABITUS nasce dall’esigenza di esplorare il tema delle convenzioni sociali e di quanto esse, nell’arco del nostro percorso evolutivo, siano entrate nel profondo del nostro D.N.A. e del nostro humus culturale, tanto da farci perdere del tutto uno sguardo consapevole e razionale sull’origine di determinati comportamenti e abitudini”, afferma Andrea Lapi.

Ciò che ha suscitato la curiosità del gruppo di lavoro è stato quindi come gli esseri umani, dopo migliaia di anni dall’inizio della loro storia come specie, si ritrovino costretti senza via d’uscita all’interno di determinati protocolli comportamentali e griglie culturali.

“Sarà un viaggio attraverso i più comuni atteggiamenti, regole, abitudini e modi di essere, specialmente occidentali”, ci preannunciano gli attori di HABITUS. “Un viaggio che ci porterà a chiederci dove realmente stiamo andando e cosa possa divenire realmente importante quando ci rendiamo conto che siamo solo un infinitesimale frammento della storia del mondo, e che fatichiamo incredibilmente a conservare la memoria della nostra natura di primati. Quando proviamo a guardare la Terra dalla Luna, cosa vediamo?”.

In scena vedremo Chiara Manìa, Flavia Monfrini, Carolina Paternò e Silvio Sciarratta. L’ideazione del progetto è di Paola Gusmano, Andrea Lapi, Vera La Rosa, Chiara Manìa, Flavia Monfrini e Carolina Paternò. La drammaturgia è stata curata da tutto il gruppo di lavoro (Paola Gusmano, Andrea Lapi, Vera La Rosa, Chiara Manìa, Flavia Monfrini, Carolina Paternò e Silvio Sciarratta). I costumi sono a cura di Piero Giuffrida, il supporto video è a cura di Francesco Lo Cicero. La regia è di Andrea Lapi.