Telecamere in asili nido e strutture per anziani: arriva l’emendamento al decreto Sblocca Cantieri

Telecamere in asili nido e strutture per anziani: arriva l’emendamento al decreto Sblocca Cantieri

Arrivano le telecamere negli asili nido e nelle case di cura. È stato infatti approvato un emendamento al decreto Sblocca Cantieri che introduce l’obbligo di installare sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso nelle scuole dell’infanzia e nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e per persone con disabilità, prevedendo altresì la creazione di un fondo per finanziare l’installazione delle telecamere. Obiettivo? Monitorare le condotte di maestre, educatori ed infermieri, che spesso maltrattano fisicamente e psicologicamente bambini ed anziani, incapaci di difendersi da soli. I fatti di cronaca parlano chiaro ed è arrivato il momento di intervenire.

La dotazione sarà di 5 milioni di euro per il 2019 e di 15 milioni per gli anni successivi, dal 2020 al 2024. Con questi fondi spetterà ai comuni installare telecamere e apparecchi che conservino le immagini registrate negli asili e nelle case di cura per anziani e disabili.

Ma non è tutto. In questi giorni il Senato sta esaminando il disegno di legge n. 264 contenente “Norme in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazioni di disagio”. Come spiegano gli articoli 1 e 2, queste strutture “possono dotarsi di un sistema di telecamere criptate a circuito chiuso al fine di garantire una maggiore tutela” dei minori o degli anziani ospitati in esse.

Telecamere e privacy, però, non vanno molto d’accordo.Le registrazioni, infatti, potranno essere visionate esclusivamente dalle Forze dell’Ordine e solo a seguito di formale denuncia di reato alle autorità competenti. Sarà il Garante per la protezione dei dati personali a definire, con proprio regolamento, tutte le garanzie di riservatezza da osservare per l’installazione e per il funzionamento delle videocamere.

Per l’attuazione di queste norme il Ministero dell’economia e delle finanze dovrà istituire in via sperimentale un fondo che finanzi l’acquisto, l’installazione, la gestione e la manutenzione dei sistemi di videosorveglianza nelle strutture statali e comunali, con una dotazione di 3 milioni di euro annui. Lo stesso Ministero dovrà individuare sia i criteri di assegnazione delle risorse del fondo sia le modalità di accesso da parte delle strutture che ne facciano richiesta.

All’esame anche il disegno di legge n. 262 contenente “Misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità e delega al Governo in materia di formazione del personale”.

La finalità è chiara: prevenire e contrastare maltrattamenti ed abusi, fisici e psicologici, nei confronti di minori, anziani e disabili. Per far ciò il Governo dovrà definire le modalità di valutazione attitudinale per l’accesso alle professioni educative e di cura, nonché le modalità per la formazione obbligatoria iniziale e permanente del personale delle strutture. Inoltre il Ministro della Salute, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, dovrà emanare delle linee guida sulle modalità di accesso nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per garantire, ove possibile, le visite agli ospiti lungo l’intero arco della giornata.

Dopo i recenti fatti di cronaca, era doveroso offrire una normativa ampia e coerente che punti alla prevenzione e al contrasto di abusi e maltrattamenti dei più deboli.