“Bianco aiutiamo i clochard!”: l’accorato appello nei giorni del gelo

“Bianco aiutiamo i clochard!”: l’accorato appello nei giorni del gelo

CATANIA – Nei giorni del gelo e della neve, caduta pure ad Acireale e sul lungomare di Aci Trezza, monta l’emergenza dei clochard. Corso Sicilia e tante altre zone della città, da viale Africa alla stazione, sono dei dormitori a cielo aperto ma con il gelo di questi giorni nemmeno i cartoni possono garantire un minimo di riparo ai senzatetto.

Condizioni estreme che potrebbero anche far perdere la vita alle decine e decine di senza tetto di Catania. Ieri – dopo la segnalazione di Debora Borgese – il consigliere della prima circoscrizione Davide Ruffino ha scritto una lettera aperta al sindaco Enzo Bianco.

La foto che ieri ha fatto indignare il web, quella di tre ragazzi che prendono in giro un barbone che dorme a terra, ha rappresentato uno spunto per il consigliere. Gli autori dello scatto incriminato si sono difesi, adducendo a una ragazzata. Intanto l’emergenza sul tappeto è quella di chi non ha un rifugio per la notte ed è costretto a dormire sopra una grata che espelle aria calda pur di trovare conforto.

foto barbone

Ecco il testo integrale della lettera:

“Caro Sig. Sindaco,
le immagini poco edificanti che stanno circolando in web che ritraggono dei giovani ragazzi denigrare un clochard in pieno centro storico non può e non deve passare inosservata all’amministrazione che deve dare un chiaro segnale di solidarietà in sinergia con la cittadinanza.

Tenendo in considerazione le previsioni meteo che calcolano un abbassamento delle temperature intorno ai 0 gradi C° nei prossimi giorni nella nostra città, sarebbe auspicabile pensare a tutte quelle persone che non hanno un tetto o un riparo.

Nella nostra città vivono per strada moltissimi clochard, extracomunitari in attesa di spostarsi in nord Europa e, ultimamente, anche famiglie di catanesi sfrattate dalle loro abitazioni.
Presso la sede della prima circoscrizione esiste la sala “Papotto”: lo stesso spazio potrebbe essere utilizzato solo per questi giorni di particolare freddo come centro di ristoro e pezza d’appoggio per i cittadini che volontariamente potrebbero coordinarsi per supportare concretamente queste persone meno fortunate di noi dando la possibilità agli stessi di guardare al nuovo anno con una speranza in più”.

Sono svariate le associazioni e gli “angeli” che operano, specie la notte, per aiutare i clochard. Ora più che mai occorrono gesti concreti per aiutare chi è senza il bene primario di un tetto sopra la testa.