Catania: la “rivoluzione” di Sant’Agata

Catania: la “rivoluzione” di Sant’Agata

CATANIA – Aria di cambiamenti in vista della prossima festa di Sant’Agata. Nei giorni scorsi si era dimesso lo storico cerimoniere dei festeggiamenti, il cavaliere Maina. Quest’oggi il sindaco Enzo Bianco e l’arcivescovo Salvatore Gristina hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per apportare alcune modifiche al comitato organizzatore. A differenza di quanto accaduto in passato, infatti, lo svolgimento della festa sarà pianificato insieme dalla Curia e dall’amministrazione comunale. Come detto, l’evento religioso del prossimo febbraio 2015 sarà un banco di prova, prima della stesura definitiva del nuovo protocollo d’intesa.

Altro cambiamento riguarda il mastro del fercolo. Negli ultimi tre anni, il ruolo è stato ricoperto da Claudio Baturi; quest’anno, l’onore andrà al trentacinquenne Claudio Consoli, il più giovane della storia recente della festa. La scelta è stata presa sia dall’autorità ecclesiastica sia da Palazzo degli Elefanti: la durata dell’incarico sarà di un anno.

Per adesso può bastare così. Il percorso ed il resto dello svolgimento non subiranno alcun cambiamento, Il 5 febbraio il cardinale Domenico Calcagno celebrerà la messa e le offerte saranno devolute in beneficenza alla Caritas di Librino. In aggiunta, saranno legate alla festa delle iniziative a favore della ricerca contro il tumore al seno.