“Galline sgozzate in villa, spaccio e latrina”, Parco Falcone abbandonato – FOTO E VIDEO

“Galline sgozzate in villa, spaccio e latrina”, Parco Falcone abbandonato – FOTO E VIDEO

CATANIA – Lo stato di incuria e di quasi abbandono di molte delle aree urbane destinate allo svago di grandi e piccini lascia l’amaro in bocca a coloro che desidererebbero “vivere” la città dove si trascorre la quotidianità.

Questo disagio si evince chiaramente dalla denuncia di un catanese, l’ing. Francesco Messina, che, abitando nel centro della città etnea, palesa la sua delusione riguardo la situazione del parco urbano, inaugurato qualche anno fa nel suo quartiere di residenza, intitolato a Giovani Falcone, realizzato nel terreno dove prima esisteva un’attività di proprietà del clan mafioso della famiglia Santapaola, poi sequestrata dopo l’arresto del boss Nitto Santapaola.

Questo parco – afferma Francesco – per noi del quartiere era un motivo di orgoglio e oltre a questo era molto utile in quanto le famiglie portavano i bambini a giocare e gli anziani del quartiere andavano e vanno ancora a giocare a carte“.

Adesso è tutto cambiato, il parco è ormai invaso dalle decine di extracomunitari che stazionano continuamente nell’importante incrocio urbano della via Vincenzo Giuffrida, uno degli ingressi in città direttamente dalle autostrade, con la via Raffaello Sanzio dove è appunto ubicato il Parco G. Falcone. Questi lo usano come latrina, spogliatoio, per consumare i loro pasti lasciando per terra di tutto, bottiglie, carta e resti di cibo e lattine di tonno o carne in scatola, addirittura uno di loro qualche tempo fa ha sgozzato due galline davanti ai fruitori del momento esterrefatti, rubate chissà dove”

Purtroppo non esiste nessun custode ed è frequentato da spacciatori di sostanze stupefacenti e da vandali che sistematicamente ne distruggono le piccole strutture e l’arredo, come giochi per bambini, fontanelle, parapetti in legno.

I contenitori dell’immondizia – continua – non vengono quasi mai svuotati giornalmente e quindi questa si accumula ben oltre i contenitori, spargendosi per terra

Chiaramente tutto ciò descritto e denunciato nuoce all’incolumità dei fruitori dell’area relax.

Le più penalizzate sono certamente le famiglie, che evitano di far giocare i propri bambini in questo luogo, per proteggerli da qualsiasi tipo di minaccia di tipo umano e dal pericolo di contagio di ogni sorta di malattia infettiva.

Spero vivamente che questo piccolo ex gioiellino urbano possa tornare a splendere come qualche anno fa“: conclude così l’ingegnere.

Si auspicano quindi nuovi e maggiori interventi di ripristino e manutenzione, per la serenità di tutta la comunità.