Caso Stival, il padre di Veronica difende a spada tratta la figlia

Caso Stival, il padre di Veronica difende a spada tratta la figlia

SANTA CROCE CAMERINA – C’è ancora mistero, tanto mistero attorno alla vicenda sulla morte del piccolo Loris Stival. L’imputata numero uno, la madre, fermata e rinchiusa in carcere. Ma ci son ancora tanti nodi da sciogliere. Dopo quasi un mese, questa volta, ha parlato il padre di Veronica, Francesco Panarello. Le sue parole all’AGI sono toccanti.

È un padre sconsolato, che non crede a quello che accade e che difende la figlia a spada tratta. Crede nell’innocenza della figlia, che amava il marito ed il figlio ed ha sempre detto le cose come come stavano. Eppure, stenta quasi a riconoscere la figlia, descritta come una “larva”.

“Veronica è una ragazza dolce, che ama il proprio figlio e non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere”. Tra l’latro non ci sarebbero altre ragioni, “a differenza di quanto possano dire alcune voci: la situazione familiare era tranquilla”. Davide, il marito, è un ragazzo d’oro, che lavora ogni giorno per far felice la propria famiglia.

Ancora, Francesco non si arrende e crede nell’innocenza della figlia e lancia un ulteriore appello ed avviso: cercare il colpevole nella cerchia ristretta delle persone vicine a Loris. Il bambino è sempre stato diffidente e si sarebbe fatto avvicinare solo da qualcuno che conosceva.