Dal car sharing alle ricariche per auto elettriche, quel “vizietto” catanese di “occupare” i posti altrui

Dal car sharing alle ricariche per auto elettriche, quel “vizietto” catanese di “occupare” i posti altrui

CATANIA –La piaga di Palermo è il traffico, troppe macchine!“, si sentiva dire Dante – alias Roberto Benigni – in “Johnny Stecchino“, fortunata pellicola cinematografica del 1991. E a Catania?

La confusione “tentacolare” non abbandona nemmeno il capoluogo etneo, questo è certo, ma in comunione con questo annoso problema che costringe parecchi automobilisti a imprecare in occasione dei frequenti incolonnamenti per le vie etnee, un fenomeno altrettanto abituale è quello della sosta selvaggia che si compie anche in quegli spazi dove non dovrebbe essere presente nemmeno una pagliuzza.

Eppure, nella nostra città succede spesso di trovare auto ferme in doppia fila che intralciano irrimediabilmente i movimenti di altri mezzi parcheggiati o in transito. “Sto tornando, due minuti!“, è la classica frase che il guidatore maldestro prova a fornire come giustificazione, salvo poi estendere il minutaggio come in un’interminabile recupero di un match calcistico.

Ma la partita, in questo, si gioca sulla base dell’educazione e della tolleranza altrui. Negli ultimi anni, un’altra “moda” ideata dall’automobilista catanese è stata quella del parcheggio indiscriminato sugli stalli riservati alle auto Enjoy aderenti al noto servizio di car-sharing. Proprio i numerosi e crescenti episodi di vandalismo all’indirizzo della flotta delle 500 Fiat rosse ha costretto l’azienda ad abbandonare definitivamente il capoluogo etneo.

Una smobilitazione quella avvenuta alle falde dell’Etna già anticipata, nei mesi scorsi, dalla riduzione dei veicoli in circolazione, passati da 170 a 75 unità. Dopo l’addio di Enjoy alla città di Catania, nelle prossime settimane dovrebbe entrare in attività il servizio “sostitutivo” denominato “Io Guido Car Sharing, creato tramite la sinergia delle aziende di trasporto pubblico di Palermo e Catania, Amat e Amt. Alcuni dei mezzi impiegati dovrebbero essere anche a conduzione elettrica.

A tal proposito, l’inciviltà in salsa etnea nelle ultime settimane non sembra voler risparmiare nemmeno gli stalli destinati alla ricarica delle vetture elettriche. Sono sempre più dalle nostre parti i parcheggi riservati dove è possibile effettuare la ricarica del mezzo usufruendo dell’apposita colonnina.

I mezzi in circolazione a Catania sono ancora pochi in virtù dei costi ancora alti, ma il capoluogo etneo è una delle località siciliane dove risulta più massiccia la presenza di ricariche elettriche e nuove installazioni sono previste entro la fine dell’anno. Di recente un nuovo allacciamento è stato compiuto in via Caronda. Anche in questi spazi, come suggerito in precedenza, si ripete il triste rito della sosta selvaggia da parte delle auto a benzina. L’abuso è riconosciuto dalle normative UE e dal Codice della Strada ed è sanzionato con una multa di 85 euro.

Immagine di repertorio