Campagna elettorale Stancanelli: incontro con vertici FI per un programma “concreto”

Campagna elettorale Stancanelli: incontro con vertici FI per un programma “concreto”

CATANIA – Un teatro colmo di sostenitori ha festeggiato ieri pomeriggio, al Teatro Abc di Catania, l’apertura della campagna elettorale di Raffaele Stancanelli, candidato alle elezioni europee nella lista Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni.

La manifestazione ha visto la partecipazione del vicepresidente del Senato Ignazio La Russa che, insieme al coordinatore regionale del partito Manlio Messina, al vicecoordinatore Giuseppe Arena, all’ex senatore Nino Strano, al deputato regionale Gaetano Galvagno e al coordinatore provinciale Alberto Cardillo, si sono alternati sul palco insieme a Raffaele Stancanelli, ultimo a parlare alla numerosa platea.

Negli ultimi sei-sette anni ho lavorato per creare le condizioni di un centrodestra vincente – ha esclamato Stancanelli dal palco – parlando a tutti gli elettori e ai dirigenti del centrodestra. A Strasburgo vogliamo andare non per rappresentare l’Europa dei tecnocrati e dei burocrati ma per affermare il principio dell’Europa delle Nazioni. Chi viene dalla destra non può che essere europeista, ma con un programma concreto che non è quello delle regole che vorrebbero imporci la Germania o la Francia ma che sia a salvaguardia delle tradizioni di ciascun paese. Un progetto, in particolare, che tuteli gli interessi italiani e nello specifico quelli siciliani, ad esempio garantendo i nostri prodotti, senza fare accordi che consentono poi, ai beni stranieri, di invadere l’Italia, come ad esempio il grano canadese che è quanto di più nocivo dal punto di vista della commestibilità. Quando noi parlavamo dell’Europa Nazione nelle università, da ragazzi, nessuno lo faceva. Dal punto di vista della nostra politica c’è un movimento – ha affermato Stancanelli – i Cinque Stelle, che ha un approccio giacobino nei confronti delle istituzioni e che non ha rappresentanti che abbiano fatto la gavetta e che comprendano esattamente come si amministra. Noi, al contrario loro, ci siamo formati nei territori, siamo partiti dal basso. Io ho cominciato facendo il consigliere comunale, poi l’assessore a tutti i livelli, quindi il sindaco e più volte il senatore, adesso vicepresidente della Commissione Giustizia. So di che parlo e non prendo mai impegni che non posso mantenere, sempre con la stessa serietà che ha contraddistinto la mia carriera.

Nelle parole di Stancanelli, la Lega, pur di stare al Governo, non starebbe realizzando nulla rispetto a quanto aveva promesso ad esempio in materia economica e sociale. “Forza Italia –ha proseguito – prodotto dal genio di un uomo, Berlusconi, vero architrave del centrodestra in Italia con risultati notevoli in passato, adesso non c’è più dal punto di vista della proposta politica. Quindi il vero coaugulatore del centrodestra può essere solo Fratelli d’Italia, e con il lavoro che sta svolgendo Giorgia Meloni siamo sicuri di ottenere un eccellente risultato. Giorgia sta trasformando il nostro partito che rimane ancorato ai nostri ideali, in una forza che si apre a tutti coloro che vogliono fare il percorso insieme a noi, per creare la seconda gamba del centrodestra”.

Stancanelli ha avuto, infine, parole di elogio anche per l’attività che il sindaco di Catania Salvo Pogliese sta svolgendo in città, per “ricostruire Catania” dopo il disastro lasciato dal suo predecessore.

In Europa per far contare l’Italia e cambiare profondamente l’Europa –ha detto Ignazio La Russa-. Noi volevamo l’Europa dei popoli, della cultura cristiana, e invece abbiamo l’Europa della Germania e della Francia che fanno quello che vogliono. Il voto ha anche un altro significato ed è per questo che abbiamo creato liste forti. Il voto Fratelli d’italia esprime un moto necessario non soltanto per cambiare l’Europa ma anche per cambiare la politica in Italia. Raffaele, che è un mio carissimo amico, è “il candidato” con il punto esclamativo, è uno dei nostri migliori uomini che saprà incarnare perfettamente lo spirito del nostro impegno, anche all’estero”.

Il vicepresidente del Senato si sofferma poi su Forza Italia che, ha osservato, “potrà tornare ad essere utile solo nel momento in cui si sgancerà dalle idee di Miccichè di allearsi con il Pd, e abbraccerà quelle di Toti che dice di voler creare un’alleanza con noi. Che si decidano però – sbotta – e lo facciano in fretta”.