Operai feriti da esplosione sul lavoro: imprenditore assolto in appello

Operai feriti da esplosione sul lavoro: imprenditore assolto in appello

AGRIGENTO – La Corte d’Appello di Palermo ha assolto S. S., di 67 anni, agrigentino, cancellando così la condanna a sei mesi di reclusione che la sentenza di primo grado aveva stabilito, per presunte lesioni ai danni di due operai.

L’imprenditore era socio e responsabile tecnico di una società che si occupa di fornitura e manutenzione di impianti di riscaldamento e climatizzazione.

All’uomo erano state attribuite le responsabilità, per omissioni legate al suo ruolo di datore di lavoro, di un incidente avvenuto l’11 gennaio del 2012, quando due suoi dipendenti, che tentavano di eseguire la riparazione di una caldaia che si trovava in un ufficio di proprietà della Provincia di Agrigento, che perdeva gas, rimasero feriti nell’esplosione di una bombola di azoto liquido, posta nelle vicinanze per alimentare le pompe di calore dell’edificio.

Uno dei due, che oggi ha 50 anni, subì l’amputazione quasi totale di una mano, mentre l’altro restò stordito, ma con conseguenze lievi.

Secondo l’accusa il 67enne, la cui ditta aveva in appalto la manutenzione per conto dell’ente pubblico, non avrebbe elaborato un adeguato piano di sicurezza e non avrebbe istruito i suoi operai sui rischi connessi alla loro attività.