Gli studenti del “C. Marchesi” di Mascalucia protagonisti del domani. Sbarcano sul palco dello Stabile di Catania: “Buona la prima”

Gli studenti del “C. Marchesi” di Mascalucia protagonisti del domani. Sbarcano sul palco dello Stabile di Catania: “Buona la prima”

CATANIA – Chi si aspettava uno spettacolo nel quale l’emozione e l’impreparazione potesse cogliere gli artisti durante la recitazione, si sbagliava; perché la vera emozione era tra il pubblico che ha assistito allo spettacolo che i ragazzi dell’istituto Concetto Marchesi di Mascalucia, ieri sera, hanno portato in scena sul palco del prestigioso Teatro Stabile di Catania.

Nessuna défaillance tra i 40 componenti per tutta la durata della rappresentazione, tutti studenti, tra veterani e molte matricole, magistralmente scelti e preparati dai docenti Angela Rovida, Claudio Desiderio e seguiti da Raffaele Gueli. Con loro è opportuno citare anche la collaborazione di studenti ed ex studenti dell’istituto: Alberto Pioppo, Andrea Vasta e Adriano Papotto che hanno curato la coreografia, il disegno sonoro e l’aiuto regia.

La regia dello spettacolo è stata affidata ai noti Salvo Valentino e Pietro Cocuzza che hanno scritto anche il testo dell’opera scelto e voluto dalla Dirigente scolastica Dott.ssa Lucia Maria Sciuto.

Artisti in erba, che hanno dimostrato di essere già dei professionisti sapendo cogliere i tempi e i modi di recitare, con mimiche raffinate e dizione perfetta.

La trama era metacognitiva e molto riflessiva: un viaggio embrionale realizzato a bordo di una locomotiva interstellare in cui tutti i viaggiatori salivano a bordo con la propria valigia che simboleggiava “il dono” che ognuno porta con sé quando viene al mondo. Il dono non è altro che il destino che aspetta ogni essere umano che costruisce la propria esistenza. Il tutto condito con la “forza dell’energia” che simboleggia anche la forza dell’universo femminile in cui risiede l’elemento placentare cosmico per il concepimento.

“Destinazione 900” è il titolo dell’opera che ha visto i ragazzi motivati, disinvolti e sicuri, validi e concentrati, vincendo la timidezza a voler fornire al pubblico presente un messaggio d’amore e di pace. Costumi vintage per l’occasione, curati da Debora e Dorotea Privitera, e trucchi perfetti, realizzati da Massimo Leotta, che si muovevano in un gioco di luci meravigliose e creavano un vortice cromatico fantastico. Roba veramente da professionismo.

L’ho voluto fortemente – spiega la Dirigente D.ssa Lucia Maria Sciuto – anche per la particolarità psicoterapeuta che rappresentava lo spettacolo, propedeutico alla scena secondo le modalità del rollplay. Non soltanto teatro come rappresentazione, ma che passa anche attraverso il percorso dell’essere e che viene rappresentato nei vari personaggi. Tutta la storia finisce con un cerchio come metafora dell’esistenza umana. A tal proposito vorrei citare una frase di Einstein che ben si abbina allo spettacolo odierno: due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”.

A fine spettacolo la Dirigente è salita sul palco a ringraziare vivamente tutti, in particolare Irene Nicoletti, dividendo ai ragazzi la pergamena e l’attestato di partecipazione a ognuno di loro, augurando a questi nuovi protagonisti del domani un nuovo vagito.

La vita è un mistero e sta a noi scoprirlo…” e questi ragazzi l’impegno ce lo stanno mettendo tutto per scoprire nuovi orizzonti.