Il 2° torneo intercontinentale di scacchi è stato un successo all’I.C. Fontanarossa

Il 2° torneo intercontinentale di scacchi è stato un successo all’I.C. Fontanarossa

CATANIA – Si è svolto lunedì 15 aprile 2019, nel Civico Zero di Save the Children di Catania, il secondo torneo intercontinentale di scacchi, iniziativa del Polo Catanese di Educazione Interculturale rete di scuole di ogni ordine e grado, ONG, associazioni culturali, comunità che ospitano minori stranieri non accompagnati, Università, di cui è capofila l’Istituto comprensivo Fontanarossa guidato dalla Preside la Dott.ssa Concetta Tumminia e dell’Accademia scacchistica Don Pietro Carrera.

L’I.C. Fontanarossa è da anni impegnato sul fronte dell’accoglienza dei minori non accompagnati, l’educazione interculturale e la cittadinanza globale. Quest’iniziativa scacchistica, promossa da Giovanni Pampanini, dirigente sanitario dell’Asp, s’inserisce nel più vasto programma di attività educative del Polo, coordinato da Melita Cristaldi. L’organizzazione del torneo è stata curata dagli esperti dell’Accademia Carrera, ente riconosciuto dal Coni come migliore realtà formativa del Sud d’Italia, Daniele Leonardi, Andrea Aceto e Simonpietro Spina. Gli studenti “scacchisti” sono stati accolti dalla coordinatrice del Civico Zero, l’Avv. Lisa Bjelogrlic, e dalla sua equipe.

Anche quest’anno, come già nella prima edizione di questo torneo, celebrata l’anno scorso, tutti i continenti, a eccezione dell’Australia, sono stati rappresentati, ma la grossa novità è la quantità: se l’anno scorso hanno partecipato 20 ragazzi, quest’anno il numero dei giocatori si è raddoppiato!

Vincente è stata la formula del torneo a squadre, anziché individuale, sicché gli istituti superiori di Catania che hanno partecipato – il Wojtyla, il Fermi-Eredia, il Duca degli Abruzzi-Colombo, il Marconi-Mangano, il Cannizzaro e il De Felice-Olivetti– hanno presentato un totale di otto squadre, ciascuna composta da quattro elementi, a cui si sono aggiunte due squadre del Civico ZeroLa cosa bella – che era proprio lo scopo di quest’iniziativa, pienamente riuscita, del Polo di Educazione Interculturale – è che quasi tutte le squadre sono state “miste”, composte, cioè, da giocatori italiani e stranieri. La squadra del Marconi si è piazzata al primo posto, quella del De Felice-Olivetti al secondo, mentre il terzo posto è andato ad una squadra mista di Civico Zero.

Il gioco degli scacchi – come sta mettendo in evidenza sempre di più la recente letteratura neuroscientifica – presenta delle caratteristiche formative di grande rilevanza: la capacità di concentrarsi, di problem solving, di ragionamento, di previsione, tattica e strategia. Con il torneo intercontinentale, il Polo Catanese di Educazione Interculturale aggiunge l’aspetto “interculturale”, assolutamente salutare in un’epoca di risorgente razzismo e di paura del diverso.