Primavera e allergie, dalle cause ai rimedi: ce ne parla il Dottor Filippo Di Forti

Primavera e allergie, dalle cause ai rimedi: ce ne parla il Dottor Filippo Di Forti

CATANIA – La primavera è arrivata e, insieme a lei, anche le allergie. A parlarci delle cause, dei rimedi e dei fattori che comportano l’aumento delle allergie nell’area, è il Dottor Filippo Di Forti, allergologo e pediatra di famiglia.

Le allergie sono in aumento?

“Le allergie sono in aumento, sì. In uno studio un po’ datato ma sempre attuale, effettuato in Toscana, su dati ricavati nel 1979 e ripetuti nel 1999, si è visto un incremento di sensibilizzazione allergica dal 20% al 30%. In pratica, se in Toscana nel 1979 gli allergici erano il 20% della popolazione, nel 1999 erano aumentati fino al 30%”.

Quali sono le cause?

“Le cause sono molteplici, predisposizione genetica, fattori ambientali, stili di vita, alimentazione, ma anche se sembrerebbe strano a dirsi, collegato a questi dati vi è un fattore non considerato abbastanza, ovvero il problema di inquinamento degli ambienti domestici. I nostri bambini consumano la loro esistenza in ambienti chiusi per più del 90% del proprio tempo e l’aria, che spesso respirano, può non essere salubre”.

Quindi non solo inquinamento atmosferico?

“Assolutamente sì. Un ambiente domestico, il più possibile privo di sostanze tossiche, rappresenta un vantaggio sia per le persone che già presentano i sintomi dell’allergia, sia per quelle predisposte geneticamente. Un ambiente salubre è utile, anche come prevenzione di malattie infettive, malattie respiratorie, malattie della pelle, tumori e chi più ne ha più ne metta. Basti sapere che i materiali utilizzati nella costruzione delle case rilasciano sostanze come derivati organici, formaldeide, ammoniaca e composti cancerogeni”.

Conoscere per difendersi, conoscere per agire è diventato quindi un bisogno?

“Home sweet home o casa dolce casa espone ad una miriade di insidie per la salute, poiché l’ambiente che in essa si viene a creare, l’aria che spesso si respira, può non essere salubre. L’aria, all’interno della casa, può essere inquinata più dell’ambiente esterno, infatti, vi sono malattie ad essa correlate, che sono state definite dagli autori anglosassoni Building related syndromes (malattie relative ad appartamenti). Esse comprendono asma, riniti, dermatiti, infezioni, polmonite da ipersensibilità. Potrà sembrare fantascienza, ma in Finlandia esiste un organismo detto Finnish Building Information Institute, che certifica il grado di emissione di sostanze tossiche rilasciate dai materiali di costruzione. Il certificato è parte integrante della casa e ne rappresenta il pedigree.

Ma una casalinga cosa può fare?

“Si possono proporre quattro livelli di intervento:
• L’ideazione di un habitat, che limiti la produzione e l’accumulo di allergeni. La progettazione di una casa idonea e di un arredamento idoneo.
• L’allontanamento e la rimozione di fonti di allergeni.
• Allontanamento e/o eliminazione di acari, muffe ed altri organismi, responsabili di allergia, oltre all’alterazione delle sostanze da loro prodotte, in modo da renderle innocue.
• Limitare le probabilità che vie respiratorie e pelle vengano a contatto con allergeni o agenti infettivi”.

Ma allora dobbiamo vivere in una campana di vetro?

“Assolutamente no, ma qualche piccolo accorgimento, vissuto senza nevrosi o ansia di prestazione, non sarebbe male. Lasciamoci guidare dal buon senso. La vita in casa a volte può essere frustrante, vuoi per i vicini di casa un po’ rumorosi, vuoi per coabitazioni un po’ difficili, vuoi semplicemente se si pensa alle splendide spiagge dei mari del sud. Nel periodo storico che stiamo vivendo, prende sempre più corpo tra la gente una cultura naturistica, un sentimento di cura dell’ambiente, la necessità di uno stile di vita più semplice. Si è, insomma, tutti più sensibili al concetto di prevenzione, pochi accorgimenti possono essere utili. Così potremmo dire a noi stessi che per lo meno ci abbiamo tentato”.

Ma quali sono le sostanze che dobbiamo temere?

“Le sostanze in questione si chiamano allergeni, ovvero generatori di allergie. Gli allergeni più comuni e temibili sono gli acari, microscopici insetti che si nutrono di forfora umana, microrganismi chiamati muffe, presenti per esempio nelle chiazze di umidità di intonaci domestici, il pelo del cane o del gatto ed i pollini che sappiamo tutti essere particelle indispensabili per la riproduzione nel mondo vegetale”.

Siamo già in primavera, appunto, qualche consiglio?

“Evitare i pollini è impossibile, a meno che ci si possa trasferire al Polo Nord, ma si aprirebbero altri scenari. A parte gli scherzi, potrebbe essere utile vestirsi e svestirsi in una stanza che non sia quella da letto, i pollini presenti nei tessuti potrebbero diffondersi nell’ambiente, tenere chiuse le finestre nelle giornate ventose, così come sciacquarsi i capelli prima di andare a dormire, per eliminare i pollini presenti tra i capelli che se respirati nella notte, periodo della giornata dove è più facile avere crisi allergiche, potrebbero creare problemi”.