Aci Sant’Antonio riceverà un milione di euro per una “Casa Rifugio” per le donne vittime di violenza

Aci Sant’Antonio riceverà un milione di euro per una “Casa Rifugio” per le donne vittime di violenza

ACI SANT’ANTONIO – In seguito all’Avviso pubblico con procedura valutativa a sportello per l’individuazione di interventi di recupero e rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata in Regione Sicilia, del 16 aprile dello scorso anno (nel PON Legalità FESR 2014-2020, del Ministero dell’Interno), il Comune di Aci Sant’Antonio riceverà un finanziamento di 1.318.750,00 euro per il progetto “Maggiu Sicilianu”. Il nome è un verso della canzone “Duminica matina” del cantautore siciliano Mario Incudine, dedicata a chi trova la forza di denunciare i crimini della mafia, provando a cambiare le cose e ricominciare.

Il progetto prevede la creazione di una “Casa Rifugio” per le donne vittime di violenza e loro figli/e, immobile che potrà accogliere fino a dieci ospiti fra donne, italiane e straniere, e minori: rappresenterà un modello innovativo di intervento sulle problematiche legate alla violenza di genere, rispondendo ad una forte domanda sociale.

Le caratteristiche dell’immobile su cui verrà realizzato il progetto si prestano al meglio per rispondere ai bisogni di sicurezza, tutela, accoglienza e riacquisizione di autonomia e indipendenza degli ospiti che la vivranno. Un luogo unico di contrasto alla violenza, quella mafiosa e quella di genere: accoglienza, protezione, legalità, empowerment, supporto dei minori, coinvolgimento del tessuto sociale locale, elaborazione dati e statistiche sul fenomeno, definizione di nuovi modelli di giustizia, libertà e futuro. Per le donne coinvolte, per i loro figli, per l’intera collettività.

Il Comune di Aci Sant’Antonio ha ottenuto il primo posto in graduatoria con un punteggio altissimo: 104 su 115.

Abbiamo fortemente creduto nel progetto – ha dichiarato l’assessore alla Gestione dei beni confiscati alla mafia, Quintino Rocca abbiamo dedicato diverse iniziative alla violenza sulle donne in questi mesi ed abbiamo sempre ribadito l’esigenza che le parole non restassero isolate, ma che ad accompagnare la retorica ci fosse la concretezza. Qualcuno ci ha anche criticato per questo – ha continuato –ritenendo eccessivo l’investimento in un progetto del genere, e dispiace davvero che gli sia stato consentito di farlo a nome di un intero Movimento anziché a nome personale, perché sono convinto che all’interno di quel Movimento ci siano tante persone che oggi saranno liete come me di aver ricevuto una notizia del genere. Oggi non c’è spazio per le polemiche, però: solo felicità. Ci aspetta un duro lavoro, adesso – ha concluso – per portare a termine i lavori entro il termine stabilito. Ad maiora!”.

È una splendida notizia, questa – ha dichiarato il Sindaco Santo Caruso – che ci ripaga degli sforzi fatti, e rende evidente come una buona Amministrazionedeve essere lungimirante, oltre che capace nella gestione del quotidiano. Spendere una cifra per un progetto di tale levatura non significa gettare via il denaro, come qualcuno lasciò intendere lo scorso novembre, ma significa investire. Sapevamo che si trattava di un buon progetto e abbiamo seguito la strada giusta: adesso, al netto delle polemiche (che spero siano servite almeno per rendere chiara la bontà di azioni simili) faremo in modo che la ‘Casa Rifugio’ diventi un importantissimo punto di riferimento”.

Fonte immagine Wikipedia