Dipendente comunale morto per un malore scambiato per attacco d’ansia, il Snami: “Ha rifiutato il ricovero”

Dipendente comunale morto per un malore scambiato per attacco d’ansia, il Snami: “Ha rifiutato il ricovero”

MESSINA – È ancora mistero sul decesso di Carmelo Doddis, addetto dell’ufficio Anagrafe del Comune di Messina, morto a 55 anni per un malore fatale pochi giorni fa sotto gli sguardi sconvolti dei colleghi.

Dopo le accuse dei congiunti del dipendente comunale ai medici che lo avevano visitato e dimesso poche ore prima del tragico evento, è recentemente stata resa pubblica la replica dell’ufficio stampa del Snami (Sindacato Nazionale Medici Italiani) di Messina, con una versione diversa rispetto a quella ipotizzata inizialmente.

In un primo momento, infatti, i familiari del defunto avevano presentato una denuncia ai carabinieri sostenendo che il loro caro, a causa di alcuni dolori che lo affliggevano, si era recato in ospedale per una visita ma che i medici lo avevano mandato a casa, etichettando i disturbi del 55enne come la conseguenza di un attacco d’ansia. Il sindacato messinese, invece, ipotizza una ricostruzione diversa, secondo la quale la vittima non sarebbe mai andata in ospedale.

“Ci tengo a precisare, per onor di cronaca della verità, che il signor Doddis non si è recato mai al presidio territoriale d’emergenza quella mattina, ma è stato visto, su chiamata, dallo stesso Doddis, su un ambulanza inviata sotto casa. Lì è stato visitato: al 55enne è stato fatto un tracciato, negativo per patologia, e l’uomo è stato invitato a essere trasportato al Pronto Soccorso, ma ha rifiutato. Esiste traccia di una sua firma nel foglio medico di bordo”, scrive l’addetto stampa del sindacato, Nino Grillo.

Parlando del medico coinvolto nella vicenda, indagato per atto dovuto, Grillo aggiunge: “Il collega in questione ha posto tutto ciò che gli era di competenza, con scrupolosità e competenza. Oltretutto, alla fine del proprio intervento, ha stimolato il paziente a recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti più specifici e al suo diniego si è fatto anche firmare il foglio medico di bordo”.

Di fronte a due storie completamente differenti, solo ulteriori indagini potranno permettere agli inquirenti di accertare le cause ed eventuali responsabilità della morte di Carmelo Doddis.

Fonte immagine Gazzetta del Sud