PALERMO – Tante volte si è sentito dire “partita decisiva“, “partita di vitale importanza”, alla vigilia di una sfida che può determinare l’esito di una intera stagione.
La partita che domani pomeriggio i rosanero giocheranno a Cosenza è importante, ma non decisiva, perché decisivo sarà l’intero ciclo di incontri che vedranno il Palermo domani appunto impegnato contro i calabresi, e nei turni successivi ancora in trasferta contro il Pescara, in casa contro il Verona e poi di nuovo fuori al cospetto del Benevento. Quattro incontri, di cui tre in trasferta, che sono proprio un ciclo di fuoco, esaurito il quale si avranno sicuramente le idee più chiare sul destino degli uomini di Stellone.
Il fatto che l’esistenza del Palermo dipenda dalla promozione in Serie A, come si deduce dalla decisione della Procura di rinviare a fine stagione la eventuale ulteriore richiesta di fallimento della società di Viale del Fante, rende ancora più importante il ciclo di fuoco di cui si è parlato.
In vista della partita di domani, mister Stellone, malgrado l’assenza deterrminante di Falletti e l’indisponibilità di Chochev, sembra non voglia rinunciare al modulo 4-4-2, ricorrendo a Fiordilino come esterno di destra al posto dell’uruguaiano.
Per il resto la formazione sembra fatta. Con Szyminski al posto dell’acciaccato Aleesami, la squadra dovrebbe essere formata da Brignoli; Rispoli, Bellusci, Rajkovic, Szyminski; Fiordilino, Haas, Jajalo, Trajkovski; Nestorovski, Puscas.
Nel caso dovesse soffrire la inferiorità numerica a centrocampo, i rosa potrebbero passare al 4-3-1-2, con Fiordilino accanto a Jajalo insieme a Haas e Trajkoski sulla trequarti a tentare di aprire varchi per le punte.
Il Cosenza, che altena buone prestazioni a prove parecchio deludenti, dovrebbe essere schierato da Braglia con il 3-5-2 formato da Saracco; Hristov, Dermaku, Legittimo; Bittante, Bruccini, Palmiero, Sciaudone, D’Orazio; Litteri, Tutino.
