Paternò, presto riaperta preziosa cappella settecentesca

Paternò, presto riaperta preziosa cappella settecentesca

PATERNÒ – Un piccolo gioiello architettonico rimasto per lungo tempo chiuso e sconosciuto ai più, che presto potrà rivivere grazie alla convenzione firmata, questa mattina, fra il Comune di Paternò e la Parrocchia di S. Maria dell’Alto. Si tratta dell’antica cappella, di proprietà del Comune, dedicata alla Vergine SS.ma, situata al piano ammezzato dell’ex Monastero delle Benedettine, adiacente alla chiesa del SS. Crocifisso, che l’ente ha concesso, in uso esclusivo e per un periodo di sei anni, rinnovabile, alla Parrocchia retta dal prevosto don Salvatore Alì. La firma della convenzione è avvenuta stamani, al quinto piano del palazzo comunale, alla presenza del sindaco di Paternò, Mauro Mangano, dell’assessore all’Urbanistica, Angelo Amato, del prevosto don Salvatore Alì e del responsabile della cappella del SS. Crocifisso, Alfio Patanè.

Si compie così un altro passo avanti verso il recupero del patrimonio artistico e monumentale del centro storico paternese. L’antica cappella si trova nel corpo di ponente dell’ex Monastero delle Benedettine, il più antico fra quelli costituenti il complesso monumentale, essendo stato realizzato fra gli anni ’30 e ’70 del XVII secolo. Il piccolo luogo di culto, di forma quadrangolare, è accessibile, al momento, solo dal cortile della Biblioteca Comunale, attraverso l’atrio e la scala di quella che un tempo era la scuola media “Giovanni XXIII”. La cappella, tuttavia, è separata solo da una sottile parete dalla sagrestia della chiesa del SS. Crocifisso, laddove un tempo c’era una porta che permetteva di passare da un locale all’altro.

L’antico luogo di culto, che oggi funge da deposito di arredi scolastici, potrà adesso essere utilizzato, occasionalmente, per funzioni liturgiche, ma soprattutto essere valorizzato e riaperto alla fruizione da parte dei turisti. Sarà infatti la Parrocchia di S. Maria dell’Alto, su concessione del Comune, a provvedere allo sgombero e alla pulizia del tempietto cristiano, e alla sua manutenzione, insieme ai fedeli della Congregazione del SS. Crocifisso.

«Abbiamo deciso di instaurare questa collaborazione con la Parrocchia di Santa Maria dell’Alto, per poter ripristinare questo bene, da lungo tempo chiuso e dimenticato – afferma l’assessore all’Urbanistica del Comune di Paternò, Angelo Amato -. La cappella potrà essere riutilizzata sia per la sua funzione originaria, quella liturgica, ma anche fruita dai visitatori per il suo valore storico e artistico».

«Un piccolo pezzo di bellezza del nostro centro storico viene riportato alla luce, nonostante le difficoltà economiche attuali, perché nella nostra città ci sono tante forze positive, pronte a rimboccarsi le maniche, con le quali vogliamo condividere il nostro progetto per Paternò – commenta il sindaco, Mauro Mangano – . L’ex Monastero delle Benedettine – aggiunge – è oggi un luogo vivace e culturalmente attivo, grazie alla presenza della Biblioteca, aperta tutti i giorni con orario continuato e del Piccolo Teatro, con la Casa del Cantastorie, ai quali presto si potrà aggiungere l’antica cappella».

«Il nostro progetto è innanzitutto quello di recuperare la cappella come bene culturale e artistico e riconsegnarla alla città – afferma il prevosto, don Salvatore Alì dando la possibilità di visitarla; ovviamente, essendo un luogo di culto, possiamo utilizzarla anche a fini liturgici, anche se in misura minore viste le piccole dimensione dei locali».