Sgominata la banda del rame: ha procurato all’Enel danni da un milione di euro

Sgominata la banda del rame: ha procurato all’Enel danni da un milione di euro

RAGUSA – Rubavano rame e in sei mesi hanno procurato un danno all’Enel di oltre un milione di euro.

Roba da non crederci. In sette agivano rastrellando tutto ciò che trovavano in rame fra le zone di Comiso, Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Mazzarrone. E si, perché la banda agiva su un territorio piuttosto vasto.

Ma la polizia di Ragusa dopo le prime segnalazioni, si è messa sulle loro tracce e stamattina ha smantellato l’associazione a delinquere, costituita tutta da cittadini romeni specializzati proprio nel furto di rame.

In questi mesi in cui hanno messo a segno diversi colpi, oltre a causare danni all’Enel, hanno messo in difficoltà anche aziende agricole e zootecniche della provincia iblea.

Sette, dunque, i destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura. Altri due uomini e una donna sono stati denunciati in stato di libertà, mentre tre indagati sono ricercati con la collaborazione della polizia romena.

L’attività investigativa è stata portata avanti dalla squadra mobile di Ragusa e dal commissariato della polizia di Stato di Comiso.

Perché proprio il rame? Esiste una filiera molto vasta che ha un unico scopo: rubare il rame per poi rivenderlo all’estero. Sui mercati questo metallo è arrivato a costare più di sette euro al chilo ma i piccoli ladruncoli si accontentano anche di 4/5 euro. A richiederlo sono soprattutto India, Cina e Brasile.

Gli elementi dell’organizzazione criminale sgominata oggi, agivano fra le due e le quattro del mattino e avevano la base operativa a Comiso ma con ramificazioni anche su Catania e Messina. Fra di loro c’era chi tagliava i cavi dell’alta tensione, chi faceva da “autista” e accompagnava i delinquenti sul posto, chi recuperava i cavi e li arrotolava e poi c’era lui: il ricettatore che smerciava l’oro rosso nella zona.