Magico Natale, arte e maestria dei presepi siciliani

Magico Natale, arte e maestria dei presepi siciliani

SICILIA – Non c’è angolo della Sicilia dove non si respiri l’atmosfera magica del Natale. La fede popolare e la tradizione coinvolgono, in questo periodo di festa, tanto le città quanto i piccoli paesi dove sono più forti e sentiti i riti della natività. Il presepe ne è il simbolo e in tutta l’Isola l’antica tradizione presepistica si sposa con la realizzazione di vere opere d’arte che vivono grazie all’estro dei maestri artigiani.

Presepi di ogni forma e grandezza, realizzati con tutti i materiali possibili: dal legno alla ceramica, dalla terracotta all’avorio, dalla cartapesta al vetro e persino l’uncinetto non c’è che l’imbarazzo della scelta. Il simbolo del Natale rappresentato secondo la fantasia dell’autore. Da non perdere l’antica tradizione dei presepi viventi risalente al XVI secolo. Un evento corale che coinvolge gli abitanti di interi paesi che danno vita alle rappresentazioni iconografiche per eccellenza del Natale. Il suono delle zampogne, le novene, i canti, i costumi, tutto avviene e si realizza in un clima di impareggiabile suggestione che avvolge i protagonisti e i visitatori.

Uno dei più antichi presepi viventi in Sicilia è quello di Custonaci, in provincia di Trapani, all’interno della grotta di Mangiapane. Il cast, anche quest’anno, sarà composto da 160 interpreti provenienti da tutta la Sicilia e si realizzerà nella grotta preistorica nelle  giornate: 25, 26, 27, 28 dicembre 2014 e 2, 3, 4, 5, 6 gennaio 2015.  La messa in scena dell’evento prevede, oltre all’illuminazione artificiale, l’uso delle fiaccole, le padelle romane e le lanterne a petrolio.

Stessa magia anche a Mineo, in provincia di Catania, dove nei giorni del Natale nell’antico borgo il tempo sembra fermarsi.

Il “Natale a Mineo” presenta, anche quest’anno, i suoi splendidi presepi artistici, esposti all’interno di un percorso che si snoda tra i “vicoli” del centro storico, in una coreografia artistica dettata dagli antichi palazzi.

Le giornate ufficiali del presepe vivente sono previste dalle 18 alle 22 del 26, 27 e 28 dicembre 2014, 4 e 6 gennaio 2015. In queste date la manifestazione sarà presentata in forma completa e ci si potrà immergere tra i caratteristici vicoli, e riassaporare i profumi, gli odori e i buoni sapori di un tempo passato.

Una tappa irrinunciabile è quella di Caltagirone, la città per eccellenza nella tradizione siciliana dei presepi e della ceramica.

Da ammirare il “Presepe Vivente nei Carruggi” e fino al 18 gennaio 2015 nelle Sale dei Musei Civici il  Natale in vetrina“, ovvero il Natale nelle botteghe ceramistiche. In mostra i celebri presepi antichi e moderni, che rivestono i luoghi sacri e le chiese ma anche i musei e i luoghi pubblici e privati. L’arte della ceramica si esalta nella riproduzione delle scene della natività: i Re Magi, i pastori, la grotta e il Bambinello. Luci e addobbi per le vie del centro dove oltre trenta presepi sono allestiti per essere ammirati dai visitatori.

Un viaggio alla scoperta dell’antica tradizione calatina che utilizza la preziosa argilla del posto per dare vita alle statuette in terracotta e a tutti i personaggi che compongono il presepe. A Caltagirone, la realizzazione di “Presepi Artistici” risale al XVII secolo. Dall’Ottocento i presepi sono realizzati interamente in terracotta e rappresentano una cornice alla Natività, con scene di vita contadina e pastorale. La tradizione sacra sposa a Natale la tecnologia moderna. Di grande interesse per i visitatori il presepe Nativity – Presepe Interattivo, un esempio unico nel suo genere che offre a chi lo ammira la sensazione di essere immerso in un’atmosfera quasi reale, come se, per incanto, anche chi partecipa componesse una nuova figura del presepe.

Il viaggio tra i presepi siciliani ci porta a Giarre (Ct), dove il “Museo del presepio” è l’unico esempio di questo genere aperto tutto l’anno. Quello della città ionica non è un museo qualunque e conserva, nel palazzo nobiliare che lo ospita, oltre 200 presepi-capolavoro di tutto il mondo. La caratteristica è quella dei diorami, ovvero la tecnica che consente  al visitatore di partecipare alla scena del presepe che sta ammirando. I diorami si trovano in un salone al buio, dove la luce viene opportunamente filtrata e concentrata sul presepe che si sta guardando. L’emozione è assicurata perchè la sensazione sarà quella di essere dentro quella scena senza tempo. Il museo è aperto tutti i giorni dall’8 dicembre al 6 gennaio, dalle ore 16 alle ore 19. Imperdibile ad Acireale (Ct) il presepe settecentesco nella Chiesa Santa Maria della Neve, costituito da 35 figure a grandezza naturale che si trova dentro una grotta lavica di impareggiabile suggestione. Abiti damascati del Settecento lavorati in oro vestono i Re Magi e le figure dall’immenso valore storico. Il presepe è un esempio unico del patrimonio artistico e culturale acese.

Il viaggio non può trascurare la barocca provincia iblea della Val di Noto, patrimonio dell’Unesco. Nella cittadina di Ispica (Rg) c’è un presepe risalente al XVIII secolo nella Chiesa della Santissima Annunziata e quello Vivente di Ispica, realizzato nello scenario della zona archeologica e parte del centro storico. Un colpo d’occhio perché porta in scena almeno quaranta antichi mestieri ed ospita un oleificio naturale del 1700, un palmento di fine ‘800 e un Mulino ad acqua del 1700La rappresentazione si svolgerà nei giorni 25, 26 e 28 dicembre 2014 e 1, 3 e 4 gennaio 2015.

A Scicli, (Rg) nella Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, ne esiste uno tra i più antichi ma, purtroppo, danneggiato dal terremoto. Il paesaggio di grotte e rocce che circonda i personaggi rispecchia l’ambiente naturale della cava di San Bartolomeo. Per tutto il periodo natalizio a Scicli è possibile ammirare i presepi artistici allestiti per le vie della città.