Festa della donna tra amori malati e femminicidi, tra questi Giordana. La madre: “Mia figlia è una presenza costante”

Festa della donna tra amori malati e femminicidi, tra questi Giordana. La madre: “Mia figlia è una presenza costante”

CATANIA – “La mia è una battaglia quotidiana contro chi non conosce amore, ma solo odio e violenza”. Parole forti, ricche di coraggio e speranza quelle di Vera Squatrito, madre di Giordana Di Stefano, la giovane di 20 anni, uccisa dall’ex fidanzato, Luca Priolo, il 7 ottobre del 2015, con 48 coltellate.

“A gennaio 2019, la Corte d’Assise d’Appello di Catania ha confermato la condanna a 30 anni di carcere – afferma -. Una condanna esemplare e che merita tutta. Ma, ad oggi, le leggi in Italia non ci permettono di stare tranquilli, visto che in qualche modo gli assassini riescono a ottenere gli sconti di pena”.

Entro fine anno, infatti, dovrà pronunciarsi anche la Corte di Cassazione, “dove la difesa avrà a disposizione il terzo tentativo per ridurre la pena. Quel che è certo, però, è che io combatterò fino alla fine affinché venga fatta giustizia per mia figlia”. Durante la relazione con Luca Priolo, Giordana restò incinta della piccola Asia, che oggi ha 7 anni. “Mia nipote, a cui abbiamo cambiato il cognome, è orfana da quando aveva quattro anni. Nonostante l’età, ha un ricordo vivo della madre, della quale le parlo ogni giorno. In casa mia, questo argomento, seppur triste, non è un tabù: a ogni sua domanda, io cerco sempre di rispondere con la verità”.

Dopo quasi 4 anni dalla sua scomparsa, “Giordana rivive nelle foto, nei ricordi e nelle storie che racconto a chi decide di dare voce alla nostra storia, anche grazie all’associazione ‘Io sono Giordana’“. Quest’ultima è supportata anche da una pagina Facebook, dove vengono mostrati diversi contenuti sulla vicenda e sulle lotte continue della famiglia.

Oggi, 8 marzo, si ricorda la Festa della donna. Un momento particolare dell’anno, in cui, ancor di più, si ricordano tutte le donne vittime del fenomeno violento del femminicidio. “Abbiate il coraggio di andare a denunciare – afferma Vera Squatrito -. Chi usa la violenza, non ama. Oggi per me non è sicuramente un giorno di festa, ma voglio mandare questo messaggio a tutte le ragazze o le donne che soffrono gli abusi di alcuni uomini. Purtroppo stroncare un fenomeno come il femminicidio non è semplice: serve l’aiuto di tutti, in particolare delle istituzioni”.

La vicenda di Giordana, vittima di un’amore malato, non deve essere dimenticata. Chi è vittima di violenza, deve denunciare: un passo alla volta per arrestare un fenomeno che mostra una delle parti più oscure della società in cui viviamo.