Morbillo, in aumento i casi nel Catanese e nell’Ennese – I DETTAGLI

Morbillo, in aumento i casi nel Catanese e nell’Ennese – I DETTAGLI

CATANIA – Scatta l’allarme morbillo nel Catanese. Dopo l’epidemia che l’anno scorso provocò nel capoluogo etneo cinque decessi, secondo gli ultimi dati che emergono dai presidi sanitari il nuovo focolaio della malattia infettiva al momento starebbe interessando l’area del Calatino e dell’Ennese, con undici casi ricoverati all’ospedale di Caltagirone, uno al Cannizzaro di Catania, uno al Policlinico e due al Garibaldi Nesima.

Nello scorso mese, su 163 casi nazionali, solo tre sono stati registrati sull’isola. A febbraio, i numeri sono saliti, ma l’Asp etnea parla di un peggioramento in tutta Italia. Nel Catanese si tratta soprattutto di giovani tra i 20 e i 30 anni, nati negli anni in cui il vaccino per il morbillo non era obbligatorio. All’ospedale di Caltagirone, gli undici casi provengono anche da altri territori come l’Ennese e a essere ricoverati sono infatti ragazzi fuori dall’obbligo vaccinale dai 25 ai 30 anni. Due di questi sono arrivati con insufficienze respiratorie poi superate.

All’ospedale Cannizzaro di Catania, a febbraio è stato diagnosticato un solo caso a un ragazzo ventenne che, non avendo avuto nessuna complicazione, è stato dimesso. Al Garibaldi Nesima a essere ricoverato in malattie infettive, al momento, è un uomo di 31 anni. Anche una donna, arrivata al pronto soccorso, è stata ricoverata dopo la diagnosi di morbillo.

I soggetti che più devono temere per la malattia sono i giovani debilitati, appartenenti a una fascia di età che va dai 20 anni e sino ai 35-40. Un eventuale aumento dei malati dipenderà dal numero di persone che ancora, nonostante l’allarme lanciato già l’anno scorso dai medici tra la popolazione più a rischio, non si sono vaccinate.