Morte di Enrico Cordella, ad Acireale inizia il giorno più lungo tra dolore e lacrime: “Suona con gli angeli la tua musica”

Morte di Enrico Cordella, ad Acireale inizia il giorno più lungo tra dolore e lacrime: “Suona con gli angeli la tua musica”

ACIREALE – È iniziato il giorno più lungo per Acireale. Oggi pomeriggio alle ore 15,30, in Cattedrale, si celebreranno i funerali di Enrico Cordella, l’ultimo dei tre giovani che erano stati inghiottiti dalla furia del mare la sera di domenica 24 febbraio sulle sponde di Santa Maria La Scala.

L’intera comunità acese si è stretta nuovamente, nel corso delle ultime ore, attorno ai familiari di Enrico, dilaniati dal dolore per la perdita del 22enne. Nel corso della giornata verrà rispettato il lutto cittadino, con bandiere a mezz’asta esposte sui palazzi delle istituzioni cittadine.

Nelle ultime ore gli stessi genitori di Enrico hanno chiesto ai cittadini di onorare nella discrezione più profonda la memoria del giovane, centellinando le visite in casa del defunto. Le condoglianze, comunque, si sono moltiplicate anche sui social network con centinaia di messaggi di cordoglio e commozione.

Desidero ringraziare i miei pescatori, padri e figli, a Saro, Nino e Giorgio che in queste sere hanno continuato la ricerca di Enrico fino al suo ritrovamento, i sub di Sigonella, Antonio, Andrea, Nico, Enry e i tantissimi che spinti da spirito di solidarietà hanno preso a cuore la ricerca di Enrico“, ha scritto martedì su Facebook padre Francesco Mazzoli, parroco della chiesa di Santa Maria La Scala.

Proprio il prelato, nelle ore successive alla tragedia, aveva incoraggiato con un appello pubblico volontari e soccorritori a proseguire nelle ricerche, con l’intento di trovare il corpo del disperso. “Suonerai con gli angeli la tua musica“, commenta Nunzia. “Condoglianze a tutta la famiglia“, “Immenso dolore“, “Non ci sono parole, solo lacrime“, scrivono ancora Alessandra, Giovanna e Mia. Straziante è il pensiero di Silvia, che ammettere di aver sentito profondamente questa disgrazie come se Enrico “fosse stato uno di famiglia“.

Anche l’amico Umberto partecipa al dolore con un messaggio intriso di commozione e nostalgia: “Chi se li scorda più tutti i pomeriggi passati con te dopo che finivo di lavorare. Ricordo ancora le risate quando le signore anziane che compravano da te ti dicevano ‘che mu duna ncuppittu?’ che poi era il sacchetto per la frutta. Non ti dimenticherò mai ‘cuginetto’, non dimenticherò mai tutti i momenti insieme… Ti voglio bene… R. I. P.“.

Fonte foto: Facebook