“Gelo” alla Tecnis, Pessina Costruzioni rinuncia ad acquisizione asset

“Gelo” alla Tecnis, Pessina Costruzioni rinuncia ad acquisizione asset

CATANIA – La Pessina Costruzioni, ditta aggiudicataria degli asset messi in vendita dalla Tecnis Spa, ha fatto sapere di non poter adempiere all’impegno a causa della mancanza di una condizione che proprio la Tecnis aveva prospettato.

A comunicarlo è la Feneal Uil di Catania, che ha dichiarato anche che il commissario Saverio Ruperto, nominato due anni fa, assumerà tutti i provvedimenti più opportuni per salvaguardare la procedura di vendita, assicurare i livelli occupazionali, garantire sia la continuità dei cantieri che la conservazione degli asset aziendali e tutelare le ragioni dei creditori della procedura.

La Tecnis Spa ha avuto in appalto a Catania la realizzazione della tratta della metropolitana Borgo-Nesima, sprovvista ancora della fermata Cibali, e dell’ospedale San Marco nel rione Librino.

Nino Potenza, segretario generale Feneal Uil Catania, spiega come le ditte consortili gestiscano i cantieri del capoluogo etneo e come i vertici nazionali delle sigle sindacali chiederanno un chiarimento, riguardo soprattutto per il futuro.

“Il commissario Ruperto ci ha comunicato che l’aggiudicazione provvisoria alla Pessina – afferma Potenza – è saltata perché ha chiesto delucidazioni che non sono arrivate. La Tecnis ha circa 133 dipendenti su una forza di 157 complessivi, altri cantieri sul territorio nazionale, esclusi quelli dell’ospedale San Marco, gestito dalla consortile San Marco Scarl, e della metropolitana di Catania, gestita da Ruperto. Questi ultimi saranno completati in amministrazione straordinaria e quindi proseguiranno. Tra l’altro nei prossimi giorni al San Marco dovrebbe esserci un collaudo in vista dell’apertura a fine mese. Adesso vediamo cosa ci aspetta dal futuro, anche perché ci sono state due società campane che si erano offerte, ma per la vendita di singoli cantieri. I nazionali, Fillea, Filcam e Feneal, chiedono un incontro con il commissario, che dopodiché dovrà trovare una strada alternativa alla vendita o attivare una nuova procedura. Per il cantiere metro il commissariamento straordinario è stato prorogato di un anno”.