Sagoma nelle acque di Santa Maria La Scala, sommozzatori cercano Enrico ma era un falso allarme

Sagoma nelle acque di Santa Maria La Scala, sommozzatori cercano Enrico ma era un falso allarme

ACIREALE – Ha tenuto tutti col fiato in sospeso, la segnalazione di alcuni sub volontari che da diversi giorni hanno accolto l’appello disperato della madre, Antonella, e del fratello, Salvatore, di Enrico Cordella, il giovane “inghiottito” dalle acque antistanti il molo di Santa Maria La Scala.

Nella piccola frazione marinara sita nei pressi della Timpa di Acireale, era stata segnalata una sagoma, a 16 metri circa di profondità.

Tempestivamente, allertati i sommozzatori dei vigili del fuoco, alla fine la segnalazione si è rivelata essere un falso allarme. A quanto pare, si sarebbe trattato di un giubbotto, ripescato poco fuori dal porticciolo di Santa Maria La Scala, che è risultato, tra l’altro, non appartenere nemmeno al 22enne.

Ancora lacrime e disperazione per quel giovane che, il mare, non ha ancora intenzione di restituire a chi, ogni giorno, da quel maledettissimo pomeriggio, si dispera.