Diciotti, migranti chiedono oltre 40 mila euro di risarcimento per privazione della libertà personale

Diciotti, migranti chiedono oltre 40 mila euro di risarcimento per privazione della libertà personale

CATANIA – Alcuni migranti che erano a bordo della nave “U. Diciotti” hanno presentato un ricorso al tribunale civile di Roma per chiedere al governo italiano un risarcimento per privazione della libertà personale per essere stati costretti a rimanere a bordo diversi giorni.

I 41 migranti, eritrei, erano a bordo della nave della Guardia costiera italiana che nell’agosto 2018 era stata bloccata a Catania dal ministro Salvini per 10 giorni prima di consentire la discesa a terra dei 190 immigrati salvati.

Salvini, per averli tenuti sulla nave, aveva rischiato da 3 a 15 anni di carcere per sequestro di persona e di minori. Poi la richiesta del tribunale dei ministri di Catania di processare il ministro dell’Interno è stata respinta.

Proprio ieri la Procura della Repubblica di Catania ha chiesto l’archiviazione per tutti gli esponenti di governo. Anche per loro, secondo il procuratore Zuccaro, la decisione di non far scendere i migranti va ascritta a una scelta politica, e dunque non costituisce reato.

Il ricorso in questione è stato chiesto al premier Giuseppe Conte e al ministro dell’Interno Matteo Salvini e oscilla tra i 42mila e i 71mila euro.

Immagine di repertorio