Quel “percorso a ostacoli” da Etnapolis ai paesi etnei: strade buie, buche e pericoli costanti

Quel “percorso a ostacoli” da Etnapolis ai paesi etnei: strade buie, buche e pericoli costanti

BELPASSO – Molte vie della provincia di Catania sono “killer” potenziali: l’illuminazione stradale scarseggia, i controlli in alcune aree sono piuttosto sommari, buche e ostacoli vari sono all’ordine del giorno e i comportamenti incivili di alcuni automobilisti e centauri non fanno che acutizzare i non pochi dilemmi degli utenti della strada.

Si tratta di un problema che i cittadini, specialmente quelli che si trovano a transitare per alcune aree periferiche, vivono quotidianamente.

Il rischio di incidenti e disagi è particolarmente alto in quelle strade isolate di campagna che spesso fungono da collegamento tra alcuni paesi etnei (in primis Belpasso, Paternò. Biancavilla, Camporotondo e San Pietro Clarenza) e centri cittadini o luoghi di ritrovo: due di queste sono senza dubbio la Strada Provinciale 229, a Valcorrente (Belpasso), e la limitrofa via Pantano, collegamento più rapido tra il noto parco commerciale Etnapolis e il comune di Camporotondo Etneo e buona alternativa per chiunque voglia raggiungere i paesi etnei senza attraversare lo scorrimento veloce.

Buche, voragini, avvallamenti, strade buie e pericolose, segnaletica divelta, gettata a terra (probabilmente in seguito a violenti sinistri o brutti tamponamenti) o nascosta, code di auto e mezzi pesanti e rifiuti ai lati della carreggiata: questo è il “meraviglioso” spettacolo al quale decine di utenti della strada devono assistere ogni giorno per poter raggiungere il centro commerciale o ritornare a casa dopo una giornata di shopping o di lavoro nelle zone limitrofe.

In particolare, attraversare il tratto di strada immediatamente successivo alla rotonda che porta alla SP229 può rivelarsi estremamente pericoloso per i mezzi a due ruote o ai veicoli con sospensioni e ammortizzatori poco efficienti: la carreggiata, infatti, è molto dissestata, soprattutto nei pressi del passaggio a livello situato a pochi minuti dall’uscita di Etnapolis. Inoltre, per diverse centinaia di metri i pali dell’illuminazione pubblica risultano del tutto assenti: ciò significa che automobilisti e motociclisti sono costretti a procedere lentamente e a contare solo sui fanali per ottenere la luce minima necessaria per individuare ed evitare eventuali rischi o curve potenzialmente pericolose (che nelle aree periferiche sono praticamente la norma).

Tra tamponamenti, code infinite nelle ore di punta, danni a cose o persone e numerosi incidenti potenzialmente pericolosi, sono tante le segnalazioni, dirette e indirette, giunte alle autorità locali per fare presente la triste situazione della zona etnea. Tuttavia, ad oggi sembra che non vi siano stati provvedimenti particolarmente significativi per mettere in sicurezza l’area e che, quindi, automobilisti e centauri dovranno ancora attendere per viaggiare tranquillamente lungo le strade “incriminate” della provincia di Catania.