Mafia, niente videosorveglianza fuori dall’abitazione del testimone di giustizia di Ignazio Cutrò: “Ora sono completamente solo”

Mafia, niente videosorveglianza fuori dall’abitazione del testimone di giustizia di Ignazio Cutrò: “Ora sono completamente solo”

BIVONA – Rimosse le telecamere di sorveglianza dall’abitazione di Ignazio Cutrò, imprenditore originario di Bivona (in provincia di Agrigento) e testimone di giustizia nell’ambito dell’operazione antimafia “Montagna”.

La decisione pochi giorni fa, quasi due anni dopo la revoca della scorta (fino all’aprile 2017 era destinatario di una “misura di protezione consistente nella tutela di quarto livello”, cioè un’auto blindata con uno o due agenti).

Negli ultimi mesi, il testimone di giustizia non avrebbe ricevuto minacce importanti e questo avrebbe portato le forze dell’ordine a disporre la disinstallazione del sistema di videosorveglianza, situato fuori dalla residenza dell’uomo e controllato dai carabinieri.

Ignazio Cutrò avrebbe dichiarato di sentirsi “completamente solo e avrebbe invitato le autorità a mantenere alta la vigilanza sulla sua persona e sugli altri individui coinvolti nel processo antimafia.