Caso Amt, dipendenti ancora senza stipendio: programmato un altro sciopero

Caso Amt, dipendenti ancora senza stipendio: programmato un altro sciopero

CATANIA – Ancora senza stipendio i lavoratori dell’Amt, partecipata del Comune di Catania, malgrado le assicurazioni che aveva dato il sindaco Pogliese, in presenza della Digos. L’impegno era quello che al massimo giorno 11 febbraio dovevano essere corrisposte le retribuzioni spettanti: 50% del mese di dicembre 2018 e lo stipendio del mese di gennaio 2019.

“Sulla scorta di ciò, quale sindacato serio e responsabile, abbiamo sospeso tutte le iniziative da intraprendere, dopo lo sciopero di 4 ore effettuato lo scorso 31 gennaio, e ci siamo fermati – afferma il segretario regionale, Giuseppe Cottone -. Ma la cosa altrettanto grave sta nel fatto che il sindaco non ha avvertito neanche il dovere di farsi sentire nel rispetto dei lavoratori dell’Amt che, nonostante tutto, continuano a prestare la propria attività lavorativa a favore della cittadinanza”.

A questo punto la Fast Confsal chiede al primo cittadino come e quando intende risolvere la questione degli stipendi del personale della partecipata e come pensa di programmare il futuro di un’azienda al collasso, della quale ha l’obbligo morale nonché istituzionale di garantirne la continuità. Oggi, a causa dello stress psicologico a cui sono sottoposti, in alcuni casi per delle particolari condizioni che si sono venute a creare all’interno delle famiglie a causa della difficoltà economica, i dipendenti non sono nelle condizioni di lavorare in serenità e tutto ciò rischia di pregiudicare la sicurezza della collettività.

Il sindacato, data la delicata situazione, ieri ha provveduto a informare e richiedere un urgente incontro in Prefettura nel tentativo di sollecitare il Prefetto a intervenire rispetto una situazione che rischia di degenerare creando effetti su tutta la cittadinanza. “Al contempo abbiamo avviato tutte le procedure giuridiche volte a restituire il maltolto che negli anni si è perpetrato a danno dei lavoratori – conclude -. Inoltre annunciamo che nel rispetto della vigente normativa abbiamo programmato la seconda battuta di sciopero con l’astensione di 8 ore dal servizio da parte dei lavoratori”.