Corruzione in atti giudiziari, torna ai domiciliari il parlamentare Pippo Gennuso

Corruzione in atti giudiziari, torna ai domiciliari il parlamentare Pippo Gennuso

SIRACUSA – Torna nei guai Pippo Gennuso, parlamentare regionale già finito agli arresti domiciliari lo scorso anno per voto di scambio aggravato dal metodo mafioso e poi rimesso in libertà.

Per lui sono scattati nuovamente, dopo che era stato scarcerato, gli arresti domiciliari per il reato di corruzione in atti giudiziari commessi al Consiglio di Stato e a quello di Giustizia amministrativa della Regione Sicilia. Oltre a lui, la stessa misura è stata applicata al giudice del Consiglio di Stato Nicola Russo e l’ex presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa Raffaele De Lipsis.

Il fatto al quale le indagini si riferiscono è quello riguardante delle presunte sentenze pilotate a palazzo Spada e, nello specifico De Lipsis avrebbe ricevuto dei soldi per manipolare delle sentenze che avevano come controparte dei clienti dell’avvocato Piero Amara, anche lui arrestato.

In particolare, la Procura di Roma avrebbe constato come il collegio presieduto da De Lipsis potrebbe aver prima annullato le passate elezioni regionali a Siracusa, per poi farle svolgere. Così Gennuso sarebbe stato eletto.

Immagine di repertorio