“Senza infrastrutture la Sicilia muore”: in 3mila scendono in strada per protestare contro la mancanza di infrastrutture

“Senza infrastrutture la Sicilia muore”: in 3mila scendono in strada per protestare contro la mancanza di infrastrutture

CALTANISSETTA – Una marcia contro l’isolamento dei territori interni della Sicilia per la mancanza di infrastrutture stradali. A organizzarla, a Caltanissetta, sono stati i sindaci del Nisseno e dell’Agrigentino e i sindacati, con la presenza anche dell’amministrazione comunale di Palermo, dopo che la Cmc – Cooperativa Muratori & Cementisti – ha sospeso i lavori del raddoppio della Strada Statale 640 Caltanissetta-Agrigento.

Il corteo è partito dalla galleria Sant’Elia ed è arrivato fino al centro storico di Caltanissetta. “A difesa dei cittadini, dei lavoratori, delle imprese, del nostro territorio. Abbiamo tutti il diritto di uscire dall’isolamento e di competere con gli altri territori”, ha scritto su Facebook il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo.

L’incontro tra il personale dell’Anas e della Cmc ha aperto la speranza di vedere la ripresa dei lavori entro febbraio. “Siamo quasi tremila – dice il sindaco nisseno – e chiediamo di potere avere una rete viaria che metta in collegamento i nostri territori, per lo sviluppo dell’economia dei centri interni siciliani. Abbiamo accolto positivamente la ripresa entro febbraio dei lavori – continua Ruvolo – e attendiamo che ciò accada. Intanto, la manifestazione di oggi rappresenta la richiesta al governo nazionale di produrre fatti concreti e non parole”.

Senza infrastrutture la Sicilia muore. Siamo pronti a nuove azioni di queste dimensioni se non verrà raccolto questo grido d’allarme“, hanno sostenuto Francesco De Martino (Feneal Uil), Paolo D’Anca (Filca Cisl) e Francesco Tarantino (Fillea Cgil), fra i promotori della manifestazione.

Fonte foto: Facebook – Giovanni Ruvolo