Catania: “Palestra per la mente”, nuova sfida alla Mario Rapisardi

Catania: “Palestra per la mente”, nuova sfida alla Mario Rapisardi

CATANIA – Dall’alfabetizzazione informatica alla padronanza dei dispositivi, compresa la programmazione. Sono questi i punti di partenza e di arrivo che l’associazione “Palestra per la mente” si prefigge all’inizio di una nuova sfida. Si tratta di un ciclo di seminari che avrà luogo nei locali della scuola elementare Mario Rapisardi.

membri associazione

Alla partenza del nuovo anno scolastico, infatti, è stato emanato un bando aperto a varie associazioni per lo svolgimento di attività post scuola che consistono nel potenziamento informatico e delle competenze logico-matematiche nei bambini. Fra le tante, il consiglio d’istituto della scuola ha scelto l’associazione presieduta, appunto, da Saverio Rizza.

Grande è la percentuale – più di cento – di bambini che partecipano all’iniziativa attraverso l’adesione dei loro genitori che, incuriositi, hanno iscritto i loro figli ai corsi. Divisi in tre gruppi per livello (dal primo al terzo anno insieme e poi quarto e quinto anno) i piccoli, carichi di voglia di apprendere giocando tra di loro ed insieme con i loro insegnanti, si sono riuniti a cominciare da questo pomeriggio.

“Saranno in grado non solo di utilizzare l’applicazione sviluppata da altri ma anche di crearne una nuova”. Parla così il presidente Rizza qualche minuto prima che inizino i corsi mentre i partecipanti assieme ad alcuni tutor iniziano a socializzare.

 

palestra per la mente

Ogni incontro della durata di 1 ora e 45 minuti consisterà non in una mera lezione frontale e teorica perché, dice sempre Rizza, “abbiamo fatto un ottimo lavoro con l’equipe di psicologi che lavorano all’interno del team. Faremo solo attività laboratoriali da svolgersi in coppia, lavori di gruppo e poi utilizzeremo il Dramma: insceneremo un teatrino per spiegare come avviene lo scambio delle informazioni attraverso una rete internet”. Visto il numero così importante, si punta molto sul senso di comunità. Per tale ragione l’esperimento consiste nell’assegnare ai bambini e agli insegnanti un nick-name.

bimba 1 bimbi 2 bimbi 3 bimbi 4

Inoltre, ha continuato il presidente-turor, “utilizzeremo il format del focus group per parlare delle leggi di Isaac Asimov, sviluppate per la robotica”.

“Renderemo disponibile per i bambini una piattaforma attraverso la quale potranno scambiare il materiale che si esamina a lezione e tratteremo tematiche tecnologiche attraverso un excursus storico, per orientare i bambini su uno scenario tecnologico attuale e poi insegneremo loro a sviluppare videogame”. Con queste parole il presidente dell’associazione conclude la presentazione di un progetto unico nel suo genere, ribadendo l’assunto che rappresenta la base del lavoro: “Divertirsi imparando e imparare divertendosi”.