Negli ultimi anni anche in Italia sta assumendo una maggiore importanza data anche dai risultati che il counseling ha portato nella prevenzione dei disagi e delle problematiche che avvengono un età adolescenziale. In Italia, nei licei classici Europei e nei convitto, c’è una figura che segue l’alunno e un’intera classe, meglio nota come educatore. Le funzioni sono similari e vanno dal seguire l’alunno nello studio sino al riconoscimento di eventuali problematiche.
Come spiega anche l’Unione Italiana professori, bisogna saper distinguere caso per caso e criticità per, eventualmente, affidarsi a professionisti dell’ascolto che affianchino i docenti o li sostituiscano quando occorre.
Negli ultimi anni gli educatori o gli sportelli di ascolto nelle scuole hanno raccolto un elevato indice di gradimento da parte degli studenti. Come fanno notare gli esperti de settore, l’uso della tecnologia e di un mondo iperconnesso hanno sviluppato un deficit dell’attenzione e della concentrazione tale da far nascere una richiesta di ascolto.
Il counseling, infatti, serve a far sentire l’individuo compreso e integrato, facendo in modo che anche l’escluso si senta accolto. D’altronde bullismo e cyberbullismo sono oramai tristemente all’ordine del giorno. Inoltre, grazie al counselor, si ha la possibilità di affrontare argomenti connessi con l’instabilità umorale e i cambiamenti radicali tipici dell’adolescenza.
Come spiega l’Unione Italiana professori: “Oggi gli studenti sono impegnati in una miriade di conversazioni elettroniche e sempre più spesso perdono il senso del silenzio e delle pause che scandiscono una conversazione tradizionale. Le problematiche relazionali e le difficoltà di studio dei ragazzi possono essere acuite da questo incessante bombardamento mediatico. La figura del counselor ha a che fare con tutta una serie di criticità, compresi i comportamenti esuberanti che originano da un’emotività incontrollata e da un’insicurezza di fondo. Del resto, la sfiducia del ragazzo è sovente alla base della difficoltà che incontra negli studi. In questo senso va riconosciuta l’importanza del counseling a scuola, che è in grado di intervenire a monte del disagio ricostituendo la fiducia dello studente e guidandolo lungo un percorso di crescita personale a tutto tondo“.