Dai morbidi “Turtigliuna” ai croccanti “Cantucci”: ecco i dolci tipici della calza

Dai morbidi “Turtigliuna” ai croccanti “Cantucci”: ecco i dolci tipici della calza

CATANIA – Oggi, il 6 gennaio, è la festa dell'”Epifania che tutte le feste si porta via”. Nonostante ciò, la nostra tradizione ha in serbo per noi dolcetti da gustare con famiglia e amici.

Nelle nostre tavole troviamo i Buccellati, in siciliano i “cuccidati” o “turtigliuna”. I dolci sono originari del Palermitano, precisamente della città di Gratteri. I Buccellati sono un impasto di pasta frolla che viene poi decorata in diversi e differenti modi, nella maggior parte a forma di ciambella, ripieni di fichi secchi, uva passa, scorze di arancia e mandorle. Da non dimenticare le varianti in base alla zona in cui viene preparato.

Non possono mancare nella nostra calza i “Tetù” o “Totò“, biscotti tipici che oltre a essere tipici della festa dei morti lo sono anche dell’Epifania. Il termine “Tetù” e “Teio” sono un richiamo alla condivisione. Infatti, questi ultimi sono l’abbreviazione della fase dialettale “tieni tu e tengo io”. Anche i “Totò” sono fatti con ingredienti semplici quali frutta secca, mandorle e, in base alla zona, possono venire ricoperti di glassa reale o cioccolato.

Infine, troviamo i cantucci, conosciuti da molti perché mangiati durante il periodi di quaresima, sono molto famosi anche durante la festa della Befana. Sono a base di materie prime semplici, facilmente reperibili e gustosi, quali: mandorle, farina e uova. Data la loro croccantezza, per gustarli meglio vengono inzuppati nel vino liquoroso, Marsala.