Speranze e (troppe) delusioni, termina il 2018 del calcio siciliano: bilancio negativo

Speranze e (troppe) delusioni, termina il 2018 del calcio siciliano: bilancio negativo

PALERMO – Il nuovo anno è appena iniziato, ma alle spalle ce ne lasciamo un altro ricco di speranze, vittorie e delusioni. Il mondo del calcio, soprattutto siciliano, chiude il 2018 con un bilancio che poco sorride alle nostre formazioni.

Palermo, Catania e Trapani falliscono il salto di categoria (rispettivamente, Serie A per i rosanero e Serie B per rossazzurri e granata), l’Akragas saluta il mondo dei professionisti, dopo il fallimento della società, Siracusa e Sicula Leonzio continuano il loro percorso in Serie C, con i lentinesi bravi a conquistare i playoff in virtù del 10° posto raggiunto (una delle poche note positive del calcio isolano).

Il Palermo non vive un anno tranquillo, sia dal punto di vista societario, sia dal punto di vista calcistico in senso stretto. Dopo aver ottenuto il titolo formale di campioni d’inverno, in un campionato in cui Empoli e Parma festeggiano meritatamente la promozione, i sogni di gloria rosanero si infrangono allo stadio “Benito Stirpe” di Frosinone per la finale di ritorno dei playoff. Dopo il successo dell’andata per 2-1, i ciociari ribaltano la sfida e vincono per 2-0 tra mille polemiche, dovute soprattutto dal lancio di palloni in campo da parte di tifosi e tesserati della società. Un gesto non rimasto inosservato, a cui danno seguito anche le parole del sindaco del capoluogo, Leoluca Orlando, e della società rosanero stessa. Il salto di categoria fallisce, ma il campionato 2018/2019 di Serie B vede, al momento, il Palermo in testa, campione d’inverno, e con tutte le carte in regola per il salto in Serie A.

Ma il 2018 è stato un anno complicato anche da un punto di vista societario. Esattamente un mese fa, giorno 1 dicembre 2018, il proprietario Maurizio Zamparini annuncia di aver ceduto il club alla società britannica Global Futures Sports & Entertainment. Una cessione travagliata, il cui closing è arrivato ufficialmente soltanto giorno 29.

Anno complicato, dicevamo, anche per il Catania, prima sul campo, poi in tribunale. I rossazzurri chiudono il girone C di Serie C al secondo posto con 70 punti, dietro al Lecce, a quota 74 e promosso direttamente in Serie B. La corsa degli etnei verso il campionato cadetto si interrompe nel ritorno della semifinale playoff contro la Robur Siena: dopo la sconfitta dell’andata per 1-0, al Massimino i rossazzurri vincono 2-1, ma si arrendono ai calci di rigore (3-4 d.c.r), dopo l’errore decisivo di Andrea Mazzarani.

Per il Catania, però, la corsa alla serie superiore non finisce lì. Giorno 1 agosto, viene respinto il ricorso della FIGC e le porte della Serie B sembrano aprirsi definitivamente, insieme con il Novara. Ma l’estate è lunga, i colpi di scena sono dietro l’angolo e le speranze dei tifosi si rivelano vane: il format a 19 squadre della nuova Serie B 2018/2019 viene confermato e Catania, Novara, Pro Vercelli, Ternana, Virtus Entella e Robur Siena, seppur con motivazioni diverse, sono costrette a riprovare sul campo il salto di categoria.

La nuova stagione per gli etnei si apre con l’ingresso in squadra dell’allenatore ed ex giocatore rossazzurro Andrea Sottil, che prende il posto di Cristiano Lucarelli, passato alla guida del Livorno. Ad oggi, il Catania è fermo al secondo posto in classifica con 37 punti come il Trapani, a meno nove dalla Juve Stabia, e una partita da recuperare (quella in casa contro la Viterbese).

Citavamo proprio il Trapani, che chiude il suo 2018 con il mancato superamento dei playoff (granata fuori al primo turno contro il Cosenza, successivamente vincitore degli spareggi promozione). Al momento, la formazione siciliana è seconda in classifica nel girone C, come1 detto poco sopra.

In ambito nazionale, continua il dominio della Juventus allenata da Massimiliano Allegri. Ancora una volta, il Napoli di Maurizio Sarri, passato in estate al Chelsea, deve arrendersi alla superiorità dei bianconeri, nonostante la vittoria per 1-0 all’Allianz Stadium. Dopo 6 anni dall’ultima volta, l’Inter raggiunge la Champions League alla prima stagione di Luciano Spalletti sulla panchina dei nerazzurri; il Milan, dopo una campagna acquisti faraonica, si accontenta dell’Europa League, cedendo Leonardo Bonucci alla Juventus (dopo l’acquisto nell’estate precedente).

Ma il 2018 è anche l’anno dei Mondiali di Russia, che incoronano la Francia. Dopo un avvio di girone con il freno a mano tirato, i francesi sbaragliano la concorrenza vincendo in finale contro una sorprendente Croazia per 4-2. I croati, però, gioiscono comunque: Luka Modric vince il premio di miglior giocatore del torneo e, qualche mese dopo, anche il pallone d’oro, interrompendo il duopolio di Messi e Cristiano Ronaldo, quest’ultimo approdato in Italia questa estate grazie a una grande operazione di mercato della Juventus.