Alcol, segreti e lavoratori pagati in birra: è successo davvero

Alcol, segreti e lavoratori pagati in birra: è successo davvero

L’alcol: in molti lo amano, lo sanno apprezzare, ne conoscono le numerose facce, ma in quanti sono a conoscenza dei suoi segreti più oscuri e sanno riconoscerne i falsi miti?

Esistono infatti delle curiosità sull’alcool che in pochi conoscono, alle quali si aggiungono anche delle leggende urbane che mutano la visione comune che la società possiede nei riguardi delle bevande alcoliche.

Ecco qui, dunque, una breve lista:

1. Una delle notizie più diffuse sull’alcol è certamente che, in caso di freddo, quest’ultimo ti scalda: falso, in realtà la sensazione di calore è temporanea e proviene da una vaso-dilatazione che, in breve tempo, porta il calore del corpo a disperdersi e a far sentire più freddo.

2. Prima dell’utilizzo dei coloranti alimentari, il colore rosso con cui tingere le bevande era ricavato dalla macinazione di circa 100.000 carapaci di cocciniglia per un chilo di prodotto.

3. Per i Sumeri, il salario minimo per i lavoratori consisteva in due anfore di birra al giorno. La birra in questione era anche di una particolare varietà, la “bi-du”.

4. In Irlanda era tradizione, per gli apprendisti bottai, svolgere un rito che avrebbe sancito il passaggio da apprendista a professionista: la loro prima botte perfetta veniva incendiata e gli stessi creatori venivano chiusi dentro di essa, si lasciava rotolare la botte per molti metri e, se a conclusione non si rompeva, il rito era compiuto e l’apprendista poteva essere nominato professionista.

5. Monaci e suore producevano birra durante il Medioevo, ma sapevate che le ultime, oltre che ad aver aggiunto il luppolo nella ricetta, la distribuivano ai malati?

Ai giorni d’oggi, l’alcol è visto unicamente come mezzo di divertimento, ma tempo addietro era un vero e proprio elemento sacro nella vita delle persone e nelle stesse cerimonie religiose.