Albero di Natale vero o sintetico, quale scegliere?

Albero di Natale vero o sintetico, quale scegliere?

Siete proprio sicuri che comprando un albero di Natale finto stiate aiutando l’ambiente? Secondo Coldiretti un albero di Natale sintetico di appena 1,90 m “ha un’impronta di carbonio equivalente a circa 40 chili di emissioni di gas serra, che è più di 10 volte rispetto a quello di un albero vero utilizzato dopo le feste come pellet per combustibile“. Inoltre, si legge nella nota, “se viene riciclato o coltivato in un vaso o in giardino, può avere emissioni trascurabili o addirittura pari a zero“.

Riassumendo, la quantità di CO2 immessa nell’atmosfera causata dalla fabbricazione a base di petrolio, la spedizione su lunghe distanze e, soprattutto, il fatto che l’albero per l’85% sia realizzato in PVC, una plastica difficile da smaltire se non con attrezzature speciali, determinano alti tassi d’inquinamento ambientale. Secondo un altro studio, condotto da Carbon Trust, gli alberi di Natale sintetici, spesso realizzati con materiali di scarto e importati dall’altra parte del mondo (in particolare dalla Cina), impiegano più di 200 anni per degradarsi nell’ecosistema.

L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) avverte i consumatori: “Non comprate alberi sintetici, ma prediligete quelli biologici, in quanto, se proveniente da coltivazioni certificate e trattate a norma di legge, per ogni albero tagliato un altro viene piantato”.

I marchi di certificazione ambientale più diffusi sono il Forest Stewardship Council e la Pan European Forest Certification, che garantiscono la provenienza da coltivazioni sostenibili. Infine, se l’albero venisse riciclato, ricordate alcuni semplici accorgimenti per allungare la sua vita: esponetelo il più possibile alla luce del sole, annaffiatelo regolarmente, tenetelo lontano da caminetti e stufe, evitate di spruzzare neve spray sui rami.