Premio Letterario “Luigi Pirandello”, Cappellani: “Diamo voce ai ragazzi”

Premio Letterario “Luigi Pirandello”, Cappellani: “Diamo voce ai ragazzi”

CATANIA – La libertà di stampa in tutte le sue sfaccettature. È stato questo il leit motiv della settima edizione del Premio Letterario “Luigi Pirandello”, svoltasi questo pomeriggio nell’aula magna del rettorato dell’Università di Catania.

L’evento, presentato da Giorgia Lodato, ha visto la partecipazione dell’organizzatrice, Sarah Zappulla Muscarà, del presidente dell’Ersu, Alessandro Cappellani, del direttore e del capo ufficio stampa dell’ente, Valerio Caltagirone e Giampiero Panvini, del prorettore dell’ateneo catanese, Giancarlo Magnano di San Lio, del sindaco del capoluogo etneo e dell’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Catania, Barbara Mirabella.

Dopo i saluti della presentatrice si sono susseguiti in ordine gli interventi di Magnano di San Lio e del primo cittadino, che hanno parlato della piaga delle fake news e dell’importanza dei social media. Subito dopo è stato il turno di Cappellani, che ha ribadito la centralità dello studente nei programmi dell’Ersu.

Ed eccoci arrivati alle premiazioni. Il punto di partenza sono stati gli “over”: l’attrice catanese Manuela Ventura e il critico letterario Salvatore Ferlita. La Ventura, conosciuta per aver fatto parte del cast dei film “Questo nostro amore” e “Prima che la notte”, ha parlato dell’importanza delle figure femminili da lei incontrate nel corso della sua vita, per quanto riguarda il primo film, e della dimensione notturna di Catania per la fiction dedicata a Giuseppe Fava. Ferlita, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università Kore di Enna, ha spiegato l’importanza del ruolo creativo del lettore nelle sue opere.

I premi per gli studenti sono stati introdotti da Sarah Zappulla Muscarà e prima dei tre componenti del podio, ne sono stati menzionati due più meritevoli. Si tratta di Sofia Nicolosi, che ha dedicato il proprio elaborato a Dafne Galizia, giornalista uccisa a Malta, e Sara Mangano, che ha raccontanto attraverso la scrittura un viaggio in treno nel corso del quale incontra un signore che legge un giornale, con chiaro riferimento al problema delle fake news.

Sul gradino più basso del podio è salito Patrizio Lo Votrico, che ha dedicato il suo elaborato al ruolo del giornalista nella democrazia e alla mancanza di distinzione tra vero e verosimile. Al secondo posto si è classificato Salvatore Santagati, che ha scritto il racconto della notte dell’omicidio di Fava, come se quest’ultimo entrasse al teatro della via che adesso porta il suo nome e vedesse uno spettacolo con protagonisti gli altri giornalisti uccisi dalla mafia.

La vincitrice è stata Roberta Battiato. Argomenti della sua opera la memoria di chi non c’è più e la libertà di stampa attraverso un parallelismo con la pittura e con un’importanza particolare data a chi dice la verità e paga ciò con la vita. Le premiazioni hanno visto le intrerpretazioni degli elaborati da parte dell’attore Agostino Zumbo. Infine Cappellani ha sottolineato che gli scritti dei 71 partecipanti saranno pubblicati sulla rivista dell’ente.

Si riportano di seguito le parole del direttore e del presidente dell’Ersu, che puntualizzano rispettivamente come i vincitori ottengano una borsa di studio e come si sia cercato di dar voce ai ragazzi in merito all’attenzione a problemi sociali.