Dissesto finanziario, periodo buio per Catania, i sindacati: “I lavoratori non devono pagare il prezzo più alto”

Dissesto finanziario, periodo buio per Catania, i sindacati: “I lavoratori non devono pagare il prezzo più alto”

CATANIA – Dichiarato ufficialmente ieri sera il dissesto economico finanziario del Comune di Catania. La prima città metropolitana italiana che si trova costretta ad affrontare questa condizione di default. Un debito di 1,6 miliardi che pare non abbia trovato altre soluzioni.

Se la decisione finale sembrava non poter essere che questa, non sono dello stesso parere i sindacati che si sono mostrati contrari alla dichiarazione di dissesto. Come spiega Maurizio Attanasio, segretario Cisl, fino all’ultimo momento hanno cercato un confronto con l’amministrazione comunale per recuperare tutto ciò che era possibile.

“Siamo fortemente preoccupati per come andrà avanti questa vicenda. Le somme in ballo sono molto alte e c’è il rischio che Catania cada per anni in una situazione di negatività. Un occhio di riguardo va anche ai possibili interventi infrastrutturali che avrebbero dovuto essere attuati, come le azioni alla zona industriale. Questo avrebbe portato lavoro alle aziende catanesi e più sviluppo alla città”.

Critico anche l’aspetto che concerne i salari dei lavoratori delle cooperative e delle aziende dipendenti del Comune di Catania. I fondi a disposizione coprono gli stipendi fino a dicembre, dunque si apre una grossa incognita di come verranno retribuiti nei mesi successivi. “Anche con tutta la buona volontà del mondo, sarà difficile completare i pagamenti. Non sono ancora chiare le future mosse dell’amministrazione, ma non si esclude che addirittura qualche attività venga tagliata”.

Anche il segretario della Cgil, Giacomo Rota, ha espresso il suo dissenso. “Con il dissesto, Catania entra ufficialmente in un periodo buio. Non rispecchia che il fallimento dell’assetto politico”.

I sindacati hanno cercato e cercano in tutti i modi di dare il suo apporto alla causa. Dopo varie richieste, in questi giorni è stata accettata la proposta di costituire un tavolo di crisi permanente. Oggi alle ore 16 saranno ricevuti in prefettura per avere questo confronto e poter dare il loro parere sulla discussione del bilancio.

Le associazioni chiedono che venga affrontata l’emergenza immediata e il pagamento degli stipendi. Altri punti importanti sono: stabilire i tagli da fare, valutare l’intero bilancio, tagliare le spese inutili, ma soprattutto non toccare le spese sociali.

È importante che il governo nazionale dia un finanziamento straordinario al Comune di Catania per risanare le casse. “Scenderemo in campo e siamo pronti a scioperare – conclude Rota – per difendere in tutti i modi i lavoratori che non devono pagare il prezzo più alto di questo dissesto”.